Frutta nelle scuole: Apo Conerpo, Apofruit Italia e Orogel Fresco si chiamano fuori

Ieri si chiudeva il bando del Ministero delle politiche agricole per il programma europeo "Frutta nelle scuole". Un bando a cui non hanno partecipato tre grandi gruppi ortofrutticoli: Apo Conerpo, Apofruit Italia e Orogel Fresco, che da anni animavano il progetto.

Frutta nelle scuole: Apo Conerpo, Apofruit Italia e Orogel Fresco si chiamano fuori

Ieri si chiudeva il bando del Ministero delle politiche agricole per il programma europeo Frutta nelle scuole. Un bando a cui non hanno partecipato tre grandi gruppi ortofrutticoli: Apo Conerpo, Apofruit Italia e Orogel Fresco, che da anni animavano il progetto.

L'appalto rientrante nel programma comunitario – base d'asta 25,5 milioni di euro - ha per oggetto la fornitura e la distribuzione di prodotti ortofrutticoli e la realizzazione di misure di accompagnamento agli studenti degli istituti scolastici di primo grado italiani durante l'anno scolastico 2016/2017.

Ma il bando presenta alcune novità rispetto agli anni scorsi. In particolare sulla distribuzione assistita che, secondo quanto previsto dal documento, deve essere svolta da personale esterno alla scuola e a carico degli aggiudicatari. In parole povere, promoter da impiegare nella distribuzione dei prodotti all'interno delle scuole. Ed è stabilito pure il numero minimo, come si può leggere da questa tabella estratta dal bando.

La presenza obbligatoria di personale esterno - che cambia a seconda del prodotto offerto - non è stata molto gradita dagli istituti scolastici, ma soprattutto impatta in modo rilevante sui costi del progetto, diventando la prima voce di spesa - dicono dalle cooperative interessate - al posto della frutta e della verdura. Per un plesso medio, infatti, si parla di 3-4 persone da impiegare.

servizi accessori finirebbero quindi per diventare prevalenti rispetto al prodotto, andando in contrasto con gli inviti arrivati dall'Unione Europea. È questa la principale contestazione mossa nei confronti del Mipaaf, che ha steso il bando per l'Italia.

Inoltre c'è poca chiarezza sulle misure di accompagnamento (visite in fattorie didattiche, in azienda, frutta day): fino allo scorso anno erano in capo agli aggiudicatari, ed era una parte molto gradita del progetto, mentre dall'anno scolastico 2016/2017 se ne occuperà il Crea

“Ci sono varie zone d'ombra in questo bando, non ce la siamo sentiti di rischiare, di compromettere la qualità del progetto, a partire proprio dalla frutta”, spiega Davide Vernocchi, presidente di Apo Conerpo, che assieme ai presidenti di Apofruit e Orogel Fresco, Mirco Zanotti eRealdo Mastini, ha reso nota l'indisponibilità dei tre gruppi cooperativi a partecipare a Frutta nelle scuole.

“Sono richieste condizioni che fanno lievitare i costi – prosegue Vernocchi – dalla distribuzione al recupero degli imballaggi non c'era chiarezza sufficiente. In più di un'occasione abbiamo sensibilizzato il Ministero, ma sui punti cruciali non si è sgombrato il campo dai dubbi. Le aziende che rinunciano sono quelle che, in passato, si sono distinte per le migliori performance in termini di qualità del progetto”.

Apo Conerpo, Apofruit e Orogel Fresco evidenziano come “la fornitura della frutta e verdura alle scuole è divenuta ormai marginale rispetto alle prestazioni accessorie, peraltro particolarmente onerose e di dubbia ammissibilità ai sensi della normativa comunitaria di riferimento, imposte ai partecipanti alla gara”. Le tre aziende manifestano “la più ampia disponibilità a collaborare con i competenti uffici per il ripristino dei principi fondanti del programma Frutta nelle scuole e delle condizioni che consentano la più ampia e proficua partecipazione al progetto degli operatori del settore frutticolo”.

 

Articolo pubblicato su Italiafruit News il 4/10/2016.


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