Bollettino Biologico del 17 maggio 2019

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Bollettino Biologico del 17 maggio 2019

COMUNICAZIONI IMPORTANTI

► Si raccomanda di avvisare l'Ufficio Tecnico prima della raccolta, per facilitare le analisi del prodotto.

OCM 2019

A partire dal 1 aprile è NECESSARIO che sulle fatture oggetto di rendicontazione sia fatta porre la seguente frase: “Reg. (UE) n. 1308/2013, art. 34, Programmi Operativi OCM ortofrutta”. Le fatture già emesse prima del primo aprile che non riportano questa dicitura saranno comunque valide per la rendicontazione.

DOCUMENTAZIONE AZIENDALE (da consegnare e mantenere aggiornata)

Questa documentazione serve per ottenere la Certificazione di Prodotto e, quindi, poter vendere il prodotto come biologico. È NECESSARIO, perciò, far pervenire ad Agrintesa i seguenti documenti:

  • COPIA DEL P.A.P. (2019);
  • COPIA DEL CERTIFICATO DI CONFORMITÀ (hanno validità per periodi variabili);
  • COPIA DEL VERBALE DELLE VISITE ISPETTIVE;
  • COPIA DEL DOCUMENTO GIUSTIFICATIVO;
  • MAPPA AZIENDALE (appezzamenti).

La documentazione va inviata preferibilmente via mail a Cristina Vespignani (vespignani.cristina@agrintesa.com, cell. 366 6105167).

Documenti necessari ad ogni conferimento:

Il socio:

  • Nel DdT emesso da Agrintesa deve essere apposto il timbro (o riportato manualmente) con la dicitura:

“Prodotto bio operatore XYZ, certificato di conformità …, ente certificatore …, data scadenza …”

oppure

“Prodotto biologico in applicazione al Reg.CE. 834/2007, Ente certificatore …, Operatore n. …, come da certificato di conformità in corso di validità”

  • In alternativa il socio può fornire allo scarico il Documento di Trasporto proprio debitamente compilato con il timbro come sopra descritto.

 

SEMENTI E MATERIALI DI PROPAGAZIONE

In agricoltura biologica si possono utilizzare solamente sementi e materiale da propagazione certificati provenienti da agricoltura biologica. Considerata la non disponibilità sul mercato per tutte le varietà, qualora non si possa reperire semente o materiale di propagazione biologico, è consentito utilizzare materiale non biologico purché non trattato con concianti e prodotti fitosanitari non consentiti in agricoltura biologica (regolamenti CE sull''agricoltura biologica 834/2007 e 889/2008) e purché non ottenuto con l''uso di Organismi Geneticamente Modificati o prodotti derivanti da essi.

Con la nota n. 92642 del 28 dicembre 2018, il MIPAAFT comunica che è stata avviata l''operatività della nuova Banca Dati Sementi Biologiche - BDSB. Tale attività ha avuto inizio con decorrenza 1° gennaio 2019 per quanto concerne l''inserimento di disponibilità di sementi e materiale di propagazione biologici.

Con decorrenza 1° febbraio 2019 l''attuale sistema CREA-DC non sarà più operativo e sarà possibile inserire le richieste di deroga nella nuova BDSB.

La nuova BDSB è raggiungibile al link www.sian.it/conSpeBio/index.xhtml e l''utilizzo è subordinato alla registrazione come utente qualificato: https://mipaaf.sian.it/cappello/filtro.do?idSito=14

 

NUTRIZIONE

La nutrizione delle colture, anche se condotte con mezzi biologici, è fondamentale per raggiungere quei parametri di qualità richiesti dal mercato (in Biologico una pianta “sana-equilibrata” si difende meglio di una sofferente o in eccesso di vegetazione): una buona nutrizione parte dagli interventi al suolo e si completa con apporti specifici tramite fertirrigazione o fogliari.

Si consiglia di programmare un piano di concimazione che consenta di mantenere e/o migliorare la fertilità del suolo (consultare il proprio tecnico di riferimento).

Rammentiamo che tutti gli apporti nutrizionali devono essere “giustificati” (motivazione dell''intervento).

FERTILIZZANTI COMMERCIALI: verificare che sul prodotto ci sia l'indicazione “Consentito in agricoltura biologica” o controllare la presenza delle materie prime che compongono il prodotto all'interno dell'elenco dell'allegato I del Reg. 889/2008, indicato anche sul Decreto legislativo 55/2012. Si ricorda che è possibile anche la consultazione dei fertilizzanti ammessi all'uso in biologico all'interno della Banca dati del Registro Fertilizzanti all'interno del SIAN.

CONCIMI CONTENENTI RAME: prestare la massima attenzione alle composizioni dei concimi, infatti non è difficile trovare concimi contenenti rame (anche in minime quantità); si RICORDA che dall'anno scorso non è più possibile eseguire concimazioni con prodotti contenenti Sali di Rame se non v'è una carenza attestata da un'analisi o da un tecnico. Qualora un controllore trovasse che è stato apportato del rame nutrizionale, si vedrebbe costretto a valutare l'attivazione di sanzioni. Qualora ci fossero dubbi nell'utilizzo di prodotti specifici consultare l'Ufficio Tecnico che è a disposizione per tutti i chiarimenti necessari.

 

FITOSANITARI A BASE RAMEICA: in questa fase di revisione delle etichette, i dosaggi riportati nei bollettini sono quelli consigliati per rimanere nei limiti dei 4 kg/ha (consigliati in etichetta - obbligatori i 28 kg/ha in 7 anni sulla superficie). È comunque necessario, nella registrazione degli INTERVENTI FITOSANITARI, il rispetto delle dosi e del numero di interventi riportati nelle etichette (per le giacenze, si consiglia di farsi dare dai propri fornitori le etichette aggiornate, dato che diversi formulati commerciali hanno perso o modificato le colture di applicazione).

FASCE DI RISPETTO / BUFFER ZONE: si comunica che con le recenti ri-registrazioni dei prodotti a base di rame e zolfo, tra cui anche quelli citati nel bollettino, sono state introdotte le “fasce di rispetto dai corpi idrici superficiali”( e in alcune etichette le distanze a tutela dagli artropodi utili) la cui entità può diminuire con l''utilizzo di ugelli antideriva (consultare i tecnici di riferimento per maggiori dettagli). Si consiglia pertanto di leggere attentamente le etichette e di prestare la massima attenzione alle fasce di rispetto così da non evitare le possibili sanzioni amministrative.

 


Attenersi scrupolosamente a tutte le indicazioni riportate sulle etichette dei prodotti fitosanitari (dosaggi ad ettolitro, dosaggi ad ettaro, quantità di miscela distribuibile per ettaro, intervalli fra i vari trattamenti, epoche di intervento, ecc.).​


 

Visto l'andamento stagionale si suggerisce di contattare i tecnici per programmare una nutrizione a base di calcio.

 

CILIEGIO

Fase fenologica: invaiatura- preraccolta (precoci-precocissime), ingrossamento frutticini - indurimento nocciolo (medio-tardive)

MONILIA. Con le piogge di questi giorni si segnalano spacchi su frutto nelle varietà ad invaiatura. Si consiglia di intervenire con Amylo-X dose 1,5-2,5 kg/ha (p.a. Bacillus amyloliquefaciens, max 6 tratt./anno) o Serenade Max dose 2,5-4 kg/ha (p.a. Bacillus subtilis, max 4 tratt./anno) entro la fase di invaiatura.

AFIDI. In caso di presenza intervenire con Asset dose 70-100 ml/hl (p.a. Piretro) in miscela con Flipper dose 2 litri/hl (p.a. Sali potassici di acidi grassi).

DROSOPHILA SUZUKI. È iniziata l'ovideposizione sulle varietà in preraccolta. Eventuali interventi con Piretro per MOSCA DELLE CILIEGIE o con Spinosad per CIDIA MOLESTA sono attivi anche nei confronti di Drosophila.

MOSCA DELLE CILIEGIE. Si segnalano catture diffuse. Se necessario, attivarsi con Spintor Fly, prodotto specifico che richiede un'applicazione come da etichetta: consultare il tecnico di riferimento.

CIDIA MOLESTA. Intervenire con Laser dose 20-30 ml/hl e min 300 ml/ha (p.a. Spinosad, max 3 tratt./anno e max 2 consecutivi, attivo anche su DROSOPHILA SUZUKI).

 

PESCO

Fase fenologica: ingrossamento frutticini (iniziare il diradamento)

BATTERIOSI ed OIDIO. In previsione di pioggia eseguire trattamenti con Poltiglia Manica 20 WG Green dose 100-150 g/hl (p.a. Solfato di rame al 20%) con aggiunta di Tiogold, Microthiol Disperss o Tiovit Jet dose 200-300 ml/hl (p.a. Zolfo).

LEPIDOTTERI. Si ritiene estremamente importante l'applicazione di trappole di monitoraggio per verificare l'efficacia della confusione (esistono anche trappole apposite per Cidia molesta in confusione), per l'identificazione dell'avversità e per monitorarne la presenza, così da poter redigere un corretto piano di difesa sulle generazioni successive.

CIDIA MOLESTA. Si segnalano le prime catture sopra soglia: monitorare le proprie trappole. Per chi non è dotato di trappole si ipotizza di posizionare il primo intervento larvicida verso il 5-6 di maggio (rimanere in contatto con i propri tecnici di riferimento). Nei casi di appezzamenti storicamente colpiti e contemporanea presenza di FORFICULE, intervenire con Laser dose 20-30 ml/hl e min 300 ml/ha (p.a. Spinosad, max 3 tratt./anno e max 2 consecutivi, preferibilmente nelle ore notturne per le Forficule) e a distanza di 7 giorni con CoStar WG o Dipel DF  dose 100 g/hl e 0,75-1,5 kg/ha (p.a. Bacillus thuringiensis). Dipel DF da etichetta min 2 interventi/anno, 3-16 gg intervallo tra i trattamenti. N.B.: acidificare l'acqua a pH 6-6,5. In caso di bassa presenza impiegare solo Bacillus, programmando due interventi a distanza di 7 giorni.

AFIDI. In caso di presenza intervenire con Asset dose 70-100 ml/hl (p.a. Piretro) in miscela con Flipper dose 2 litri/hl (p.a. Sali potassici di acidi grassi) oppure, in presenza di una vegetazione sufficientemente sviluppata, intervenire con prodotti a base di Neem (Neemazal) dose 250 ml/hl. (p.a. Azadiractina). Aggiungere alla miscela un veicolante per aumentarne la velocità di assorbimento, ad es. Alghe e/o Amminoacidi (devono essere sempre ammesse in Agricoltura Biologica e giustificate). Come prodotto ad azione preventiva di dissuasione impiegare corroboranti a base di Polvere di roccia (es. Zeoliti), efficaci anche nei confronti di CIMICE ASIATICA.

FORFICULE. Si segnala la presenza sulle piante. Eventuali interventi con Spinosad contro CIDIA MOLESTA sono efficaci anche su Forficule se eseguiti durante le ore notturne.

 

ALBICOCCO

Fase fenologica: ingrossamento frutti - preraccolta

BATTERIOSI. Intervenire in previsione di pioggia con Poltiglia 20 WG Green dose 100-150 g/hl o Selecta Disperss dose 1-2 kg/ha (p.a. Solfato di rame al 20%) oppure con Bordoflow New dose 200-300 ml/hl (p.a. Solfato di rame al 10%). Nell'ottica della riduzione degli apporti rameici è possibile impiegare in strategia preventiva Chitosano (sostanza di base) o Propoli (corroborante).

OIDIO. Gli interventi con Tiogold, Microthiol Disperss o Tiovit Jet dose 300-400 g/hl (p.a. Zolfo) aiutano a contenere queste avversità. N.B. Il dosaggio è legato ad avversità e temperature.

AFIDE BIANCO. Impiegare Asset dose 100 ml/hl (p.a. Piretro) aggiungendo prodotti che ne aiutano la persistenza come le Polveri di roccia (corroboranti). Consultare il tecnico di riferimento.

ANARSIA. Si segnalano le prime catture, sotto soglia, nella collina Cesenate. Si consiglia di montare trappole di monitoraggio per seguire l'andamento del volo e, dove lo si ritiene utile (pressione e superficie), anche la confusione sessuale con appositi erogatori. Si ipotizza di posizionare il primo larvicida verso il 10-15 di maggio (rimanere in contatto con i propri tecnici di riferimento, per verificare l'inizio della nascita delle prime larve). Nei casi di forte attacco e contemporanea presenza di FORFICULE, intervenire con Laser dose 20-30 ml/hl e min 300 ml/ha (p.a. Spinosad, max 3 tratt./anno e max 2 consecutivi, preferibilmente nelle ore notturne per le Forficule) e a distanza di 7 giorni con CoStar WG o Dipel DF dose 100 g/hl e 0,75-1,5 kg/ha (p.a. Bacillus thuringiensis). Dipel DF da etichetta min 2 interventi/anno, 3-16 gg intervallo tra i trattamenti. N.B.: acidificare l'acqua a pH 6-6,5. In caso di bassa presenza impiegare solo Bacillus, programmando 2 interventi a distanza di 7 giorni.

FORFICULE. Si segnala la presenza sulle piante. Eventuali interventi con Spinosad contro ANARSIA sono efficaci anche su Forficule se eseguiti durante le ore notturne.

 

SUSINO

Fase fenologica: ingrossamento frutti

BATTERIOSI. Intervenire in previsione di pioggia con Poltiglia 20 WG Green dose 100-150 g/hl (p.a. Solfato di rame al 20%) o con Bordoflow New dose 200-300 ml/hl (p.a. Solfato di rame al 10%). Da questa fase fenologica è possibile fare difesa preventiva con fitosanitari a base di batteri (competizione di spazio) come Amylo-X e/o Serenade Max (consultare il proprio tecnico di riferimento per la migliore gestione).

CLADOSPORIUM (NERUME DELLE DRUPACEE). Intervenire con Thiopron alle dosi di etichetta (p.a. Zolfo).

AFIDI. In caso di presenza intervenire con Asset dose 70-100 ml/hl (p.a. Piretro) oppure, in presenza di una vegetazione sufficientemente sviluppata, intervenire con prodotti a base di Neem (Neemazal) dose 250 ml/hl. (p.a. Azadiractina). Aggiungere alla miscela un veicolante per aumentarne la velocità di assorbimento, ad es. Alghe e/o Amminoacidi (devono essere sempre ammesse in Agricoltura Biologica e giustificate). Come prodotto ad azione preventiva di dissuasione impiegare corroboranti a base di Polvere di roccia (es. Zeoliti).

LEPIDOTTERI. Si ritiene estremamente importante l'applicazione di trappole di monitoraggio per verificare l'efficacia della confusione (esistono anche trappole apposite per Cidia molesta in confusione), per l'identificazione dell'avversità e per monitorarne la presenza, così da poter redigere un corretto piano di difesa sulle generazioni successive.

CIDIA FUNEBRANA. Si segnalano le prime catture sopra soglia: monitorare le proprie trappole. Effettuare il secondo intervento con CoStar WG dose 100 g/hl e 0,75-1,5 kg/ha (p.a. Bacillus thuringiensis) a distanza di 7 giorni dal primo. N.B.: acidificare l'acqua a pH 6-6,5.

 

ACTINIDIA

Fase fenologica: fioritura (giallo) - inizio fioritura (verde)

CANCRO BATTERICO (Pseudomonas syringae p.v. Actinidiae). La difesa chimica è basata sull'impiego di prodotti contenenti rame metallo sotto forma di solfato (poltiglie bordolesi) come Poltiglia 20 WG Green, Poltiglia 20 PB Manica, Poltiglia 20 PB Green che contribuisce a contenere la diffusione della malattia. Intervenire nel caso di presenza di essudati batterici con i prodotti sopracitati alle dosi di 1-2 kg/ha (max 8 interventi in vegetazione, 4 al bruno). Prestare comunque la massima attenzione perché nella revisione le etichette sono state modificate e non è detto che abbiano conservato SPECIE, AVVERSITÀ e FASE FENOLOGICA. Si ricorda che durante il periodo vegetativo le infezioni avvengono con temperature di 18-20° ed il giusto grado di umidità, è perciò importante avere la copertura rameica in previsione di piogge. N.B. Vedere la nota a inizio bollettino sui rameici. Nell'ottica della riduzione degli apporti rameici è possibile impiegare in strategia preventiva Chitosano (sostanza di base) o Propoli (corroborante).

EULIA. Iniziare il monitoraggio tramite trappole con feromoni.

CLOROSI. Qualora ci fossero varie problematiche di clorosi si consiglia di intervenire con prodotti nutrizionali a base di microelementi (Fe, Mn, Zn). Negli impianti con questi problemi è importante la lavorazione del terreno per favorirne la decompattazione perché spesso questi sintomi sono causati da asfissia radicale. È molto importante, inoltre, per questi motivi gestire bene l'irrigazione.

 

MELO

Fase fenologica: accrescimento frutticini

TICCHIOLATURA. Date le previsioni dei prossimi giorni il rischio infettivo si mantiene alto, pertanto si consiglia di controllare le previsioni meteorologiche della propria zona, programmando interventi preventivi prima della pioggia con Poltiglia Manica 20 PB Green o Poltiglia Disperss dose 150 g/hl (p.a. Solfato di rame 20%). Come disperdente per i prodotti rameici aggiungere Zeolite, che ha effetto indiretto anche su AFIDE VERDE. Si consiglia l'aggiunta di zolfo bagnabile o Thiopron dose 200-300 ml/hl (p.a. Zolfo) per il contenimento dell'OIDIO (prestare attenzione a non appesantire troppo le piante con Zolfo, soprattutto con un utilizzo ripetuto e l'aumento delle temperature). Dopo la pioggia, su pianta bagnata, si consiglia di intervenire tempestivamente con Polisolfuro di Calcio dose 800 ml/hl oppure Thiopron dose 400 ml/hl (p.a. Zolfo) per azzerare il rischio di infezione. Nelle varietà resistenti alla ticchiolatura si consiglia la sola copertura con zolfo contro l'OIDIO.

OIDIO. SI SEGNALANO I PRIMI ATTACCHI SU NUOVA VEGETAZIONE. Mantenere copertura con prodotti a base di Zolfo (in base alle temperature giornaliere verificare se impiegare dosaggi più bassi).

AFIDI. Si consiglia di intervenire contro AFIDE GRIGIO (il trattamento ha funzione anche contro AFIDE VERDE) nella fase di post-fioritura con l'applicazione di Neemazal dose 200-300 ml/hl e 2-3 litri/ha oppure Neemik Ten dose 195-400 ml/hl e 2,6-3,9 litri/ha oppure Oikos dose 75-150 ml/hl e 0,75-1,5 litri/ha (p.a. Azadiractina, max 3 tratt./anno). Prodotti a base di Neem hanno effetto collaterale sulla popolazione di TINGIDI. Effettuare il trattamento prima di una copertura per la TICCHIOLATURA. L'utilizzo di Zeolite in miscela con rameici (per aumentare la persistenza, +20% circa) ha effetto anche contro l'AFIDE VERDE.

EULIA e PANDEMIS. Iniziare il monitoraggio tramite trappole con feromoni. In caso di presenza, intervenire nella prima settimana di maggio con CoStar WG o Dipel DF dose 100 g/hl e 0,5-1,5 kg/ha (p.a. Bacillus thuringiensis). Dipel DF da etichetta 3-8 interventi/anno, 6 gg intervallo tra i trattamenti. N.B.: acidificare l'acqua a pH 6-6,5.

CARPOCAPSA. Si segnalano le prime catture sopra soglia: monitorare le proprie trappole. Per chi non è dotato di trappole di monitoraggio, ribattere il primo intervento larvicida a distanza di 6-7 giorni (rimanere in contatto con i propri tecnici di riferimento) con Carpovirusine Plus dose 100 ml/hl e 1 litro/ha oppure Madex Top dose 50-100 ml/ha (p.a. Virus della granulosi).

 

PERO

Fase fenologica: accrescimento frutticini

TICCHIOLATURA. Si consiglia di continuare le coperture rameiche prima e dopo la pioggia con Poltiglia Manica 20 PB Green o Poltiglia Disperss dose 150 g/hl (p.a. Solfato di rame 20%). Queste applicazioni hanno attività anche su CANCRI RAMEALI, soprattutto sulle varietà sensibili.

MACULATURA BRUNA. Per prevenire infezioni precoci calicine su varietà sensibili (es. Abate Fetel), si consigliano trattamenti a base di prodotti rameici in previsione di piogge o con abbondanti bagnature.

COLPO DI FUOCO. Verificare la presenza di seconde fioriture e, se possibile, asportarle. Mantenere una copertura con Amylo-X dose 2 kg/ha (p.a. Bacillus amyloliquefaciens, max 6 tratt./anno) o Serenade Max dose 2,5-4 kg/ha (p.a. Bacillus subtilis, max 4 tratt./anno)

TINGIDE. Prime segnalazioni di presenza negli impianti storicamente colpiti. Se la presenza è contemporanea agli AFIDI, impiegare Flipper dose 2 litri/hl (p.a. Sali potassici di acidi grassi).

PSILLA. Segnalate le prime ovideposizioni.

CARPOCAPSA. Si segnalano le prime catture sopra soglia: monitorare le proprie trappole. Per chi non è dotato di trappole di monitoraggio, ribattere il primo intervento larvicida a distanza di 6-7 giorni (rimanere in contatto con i propri tecnici di riferimento) con Carpovirusine Plus dose 100 ml/hl e 1 litro/ha oppure Madex Top dose 50-100 ml/ha (p.a. Virus della granulosi).

 

KAKI

Fase fenologica: abbozzi fiorali

COCCINIGLIA. Iniziare il monitoraggio.

 

MELOGRANO

Fase fenologica: sviluppo nuova vegetazione - abbozzi fiorali

CANCRI BATTERICI. Effettuare un intervento con prodotti rameici.

AFIDI. Verificare la presenza prima di effettuare interventi specifici.

 

VITE

Fase fenologica: allungamento tralci - grappoli separati

PERONOSPORA e OIDIO. Effettuare i primi interventi di contenimento delle principali malattie fungine. Visti i limiti di utilizzo del Rame, si consiglia di abbinare i seguenti prodotti: Poltiglia Manica 20 PB Green o Poltiglia Disperss dose 200 g/hl e 2 kg/ha (p.a. Solfato di rame al 20%) con aggiunta di Thiopron dose 400 ml/hl e 4 litri/ha (p.a. Zolfo) e Romeo dose 250 ml/ha (p.a. Cerevisane, induttore di resistenza: effettuare 3 interventi a prescindere dall'andamento stagionale).

TIGNOLETTA. Iniziare il monitoraggio con trappole.

 

 

ORTAGGI

ROTAZIONI. In agricoltura biologica le rotazioni hanno un ruolo fondamentale poiché svolgono allo stesso tempo la funzione di migliorare la fertilità (fisica, chimica e biologica) del suolo, di limitare le erbe infestanti e di abbassare l''inoculo di patogeni. Devono essere effettuate ampie rotazioni che prevedano il susseguirsi di colture miglioratrici dopo colture che impoveriscono il suolo e, in linea generale, è bene privilegiare specie dotate di caratteristiche antitetiche, gestite con pratiche agronomiche diverse (sarchiate/non sarchiate), coltivate in periodi dell''anno differenti e con problemi parassitari diversi. Importante è l''inserimento nella rotazione di sovesci per il ruolo fertilizzante e migliorativo della struttura del terreno (graminacee, leguminose, crucifere) e per l''attività biocidi nei confronti di patogeni e parassiti (crucifere).

Il nuovo DM 6793 del 18 luglio 2018 riporta i vincoli di avvicendamento colturale come segue.

- La fertilità del suolo e la prevenzione delle malattie è mantenuta mediante il succedersi nel tempo della coltivazione di specie vegetali differenti sul stesso appezzamento.

- In caso di colture seminative, orticole non specializzate e specializzate, sia in pieno campo che in ambiente protetto, la medesima specie è coltivata sulla stessa superficie solo dopo l''avvicendarsi di almeno due cicli di colture principali di specie differenti, uno dei quali destinato a leguminosa.

- In deroga a quanto sopra riportato:

  1. i cereali autunno-vernini (ad esempio: frumento tenero e duro, orzo, avena, segale, triticale, farro ecc.) e il pomodoro in ambiente protetto possono succedere a loro stessi per un massimo di due cicli colturali, che devono essere seguiti da almeno due cicli di colture principali di specie differenti, uno dei quali destinato a leguminosa;
  2. il riso può succedere a se stesso per un massimo di tre cicli seguiti almeno da due cicli di colture principali di specie differenti, uno dei quali destinato a leguminosa;
  3. gli ortaggi a foglia a ciclo breve possono succedere a loro stessi al massimo per tre cicli consecutivi;
  4. successivamente ai tre cicli segue almeno una coltura da radice/tubero oppure una coltura da sovescio;
  5. le colture da taglio non succedono a se stesse. A fine ciclo colturale, della durata massima di sei mesi, la coltura da taglio è interrata e seguita da almeno una coltura da radice/tubero oppure da un sovescio.

- In tutti i casi previsti, il ciclo di coltivazione della coltura da sovescio ha una durata minima di 70 giorni.

- Tutte le valutazioni di conformità delle sequenze colturali devono essere svolte tenendo conto dell''intero avvicendamento; le sequenze colturali che prevedono la presenza di una coltura erbacea poliennale, ad es. erba medica, sono ammissibili.

 

FRAGOLA (COLTURA PROTETTA)

Fase fenologica: raccolta

 

TRAPIANTI

Si ritiene opportuno effettuare un “bagno” dei vasetti prima del trapianto, per ottimizzare la copertura degli apparati radicali. Per quanto riguarda i prodotti impiegare un consorzio microbico, un nutrizionale a stimolo della radicazione e prodotti ad azione repellente nei confronti di alcuni fitofagi. Per strategie specifiche consultare il proprio tecnico di riferimento. È possibile usare questa tecnica su seme (anche infaldatura), se si effettuano poi semine manuali.

LATTUGA (COLTURA PROTETTA e PIENO CAMPO)

SCLEROTINIA. Si segnalano morie di piantine a causa di questo fungo del suolo. Si ricorda che Coniothyrium è un fungo antagonista efficace per ridurre questa malattia. L'impiego deve essere programmato 2-3 mesi prima del trapianto (il terreno non deve essere “rivoltato” fino alla conclusione dei cicli). È utile mantenere una corretta gestione delle rotazioni e un miglioramento della dotazione di sostanza organica (i sovesci aiutano anche per migliorare la struttura del suolo).

LIMACCE. Distribuire in post-trapianto l'esca lumachicida Derrex oppure Sluxx (p.a. Fosfato ferrico) attenendosi a dosi ed indicazioni di etichetta. Distribuire prima di stendere la pacciamatura e distribuire il prodotto tra le gambe e le testate delle serre. Ripetere l'applicazione se il prodotto viene sciolto dalle piogge.

AFIDI. Monitorare la presenza degli insetti ed intervenire con Neemazal dose 200-300 ml/hl oppure con Oikos dose 100-200 ml/hl (p.a. Azadiractina, max 3 tratt./anno). È consigliata l'aggiunta di prodotti a base di amminoacidi per favorirne l'assorbimento. Importante bagnare bene anche alla base del cespo (in fase di ingrossamento cespo) per sfruttare anche l'azione di contatto oltre che sistemica. Ripetere dopo 15 giorni. N.B. In questo periodo effettuare il trattamento nelle ore più calde.

NOTA (PIENO CAMPO): l'andamento stagionale non ha ancora consentito di raggiungere temperature del suolo ottimali (più basse anche dello storico) per lo sviluppo delle radici e dei microrganismi che vivono con esse. Nei terreni più pesanti e freddi si riscontra un minor accrescimento vegetativo, con ridotta capacità della pianta ad assorbire elementi nutritivi. Si consiglia, dove è possibile, di impiegare nutrizionali che aiutino lo scambio suolo/pianta (es. Furia, Nov@, Ilsac-on, Veg-Aid, ecc.).

 

FINOCCHIO, SEDANO, CAVOLO

Dopo l'affrancamento delle piantine (quando la radice è attiva) è possibile intervenire con fertilizzanti organici (a base di aminoacidi e alghe) in fertirrigazione per stimolare la crescita e il superamento di eventuali stress termici che possono verificarsi. Si consiglia l'applicazione del tessuto non tessuto (TNT) per proteggere le piante dal freddo. È importante appoggiarlo sulla coltura e curare bene l'apertura delle serre durante il mattino, in modo tale che con l'aumentare della temperatura sui teli non si formi condensa che provoca gocciolamento sulla coltura e sul tessuto creando danni se successivamente le temperature notturne fossero troppo fredde.

Per ingiallimenti specifici della foglia agire a livello nutrizionale.

MOSCA DEL CAVOLO E DEL SEDANO. Si consiglia di installare delle trappole cromotropiche gialle per monitorare la presenza degli adulti così da poter intervenire in maniera mirata dopo aver riscontrato le catture con prodotti a base di Neem o Laser.

NOTA (PIENO CAMPO): l'andamento stagionale non ha ancora consentito di raggiungere temperature del suolo ottimali (più basse anche dello storico) per lo sviluppo delle radici e dei microrganismi che vivono con esse. Nei terreni più pesanti e freddi si riscontra un minor accrescimento vegetativo, con ridotta capacità della pianta ad assorbire elementi nutritivi. Si consiglia, dove è possibile, di impiegare nutrizionali che aiutino lo scambio suolo/pianta (es. Furia, Nov@, Ilsac-on, Veg-Aid, ecc.).

 

POMODORO, PEPERONE

PIRALIDE. Si raccomanda alle aziende che hanno problemi con questo insetto di prenotare la Confusione sessuale presso i centri servizi.

IMPOLLINAZIONE. Si raccomanda di essere preparati con le arnie di bombi per quando avverrà la fioritura. È consigliato il posizionamento di un'arnia ogni 1000 mq. Assieme ai bombi si consiglia il lancio di Macrolophus (0,5 individui/mq per 3 lanci a partire da 2 a 4 settimane dopo il trapianto) per il controllo della TUTA ABSOLUTA e di altri insetti.

TUTA ABSOLUTA. Si ricorda di prenotare la confusione sessuale nei confronti della Tuta e di applicarla subito dopo al trapianto (dosaggio 100 dispenser/1000 mq).

MALATTIE RADICALI (TRACHEOMICOSI). In terreni dove sono già state riscontrate queste malattie (Pythium, Phytophtora, Fusarium, ecc.) è opportuno inoculare in fertirrigazione prodotti a base di TRICHODERMA o BACILLUS SPP. che agiscono preventivamente nei confronti di queste malattie (Tusal, Trianium, Cilus Plus).

NOTA (PIENO CAMPO): l'andamento stagionale non ha ancora consentito di raggiungere temperature del suolo ottimali (più basse anche dello storico) per lo sviluppo delle radici e dei microrganismi che vivono con esse. Nei terreni più pesanti e freddi si riscontra un minor accrescimento vegetativo, con ridotta capacità della pianta ad assorbire elementi nutritivi. Si consiglia, dove è possibile, di impiegare nutrizionali che aiutino lo scambio suolo/pianta (es. Furia, Nov@, Ilsac-on, Veg-Aid, ecc.).

 

ZUCCHINO, CETRIOLO, MELONE

MALATTIE RADICALI (TRACHEOMICOSI). In terreni dove sono già state riscontrate queste malattie (Pythium, Phytophtora, Fusarium, ecc.) è opportuno inoculare in fertirrigazione prodotti a base di TRICODERMA o BACILLUS SPP. che agiscono preventivamente nei confronti di queste malattie (Tusal, Trianium, Cilus Plus).

OIDIO. Si consiglia di intervenire con Zolfo nelle prime fasi o AQ10 in fase di produzione.

NOTA (PIENO CAMPO): l'andamento stagionale non ha ancora consentito di raggiungere temperature del suolo ottimali (più basse anche dello storico) per lo sviluppo delle radici e dei microrganismi che vivono con esse. Nei terreni più pesanti e freddi si riscontra un minor accrescimento vegetativo, con ridotta capacità della pianta ad assorbire elementi nutritivi. Si consiglia, dove è possibile, di impiegare nutrizionali che aiutino lo scambio suolo/pianta (es. Furia, Nov@, Ilsac-on, Veg-Aid, ecc.).

 

ZUCCHE

Fase fenologica: semina

È opportuno verificare la necessità di deroga per il seme.

 

 

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