Kiwi, un'altra annata «leggera»

Dopo un 2017 all'insegna delle ridotte produzioni, compensate però da un buon andamento delle quotazioni, anche la prossima campagna per il kiwi in Italia non sarà da record.

Kiwi, un

Dopo un 2017 all'insegna delle ridotte produzioni, compensate però da un buon andamento delle quotazioni, anche la prossima campagna per il kiwi in Italia non sarà da record.

Alla vigilia dell'International kiwifruit organization (Iko), il più importante incontro di operatori del settore (che si terrà dal 9 al 12 settembre a Bordeaux, in Francia), Italiafruit ha chiesto un commento a Cristian Moretti, direttore di Agrintesa, la cooperativa che - con 1.700 ettari dedicati ai frutti a polpa verde e 700 alle varietà gialle G3 e Jintao - è il primo produttore aggregato di kiwi del nostro Paese.

"Veniamo dall'estate 2017 molto calda e siccitosa e, poi, da gelate primaverili ed eventi climatici calamitosi che, in alcuni casi, hanno lasciato seri danni alla produzione - spiega Moretti - Così, da Sud a Nord, i quantitativi si presentano mediamente inferiori alla norma. La Romagna, ad esempio, avrà minori volumi ma, grazie al buon andamento climatico di questa estate,  pezzature e qualità sono elevate. In alcune regioni del Sud, come la Calabria, si prospettano produzioni più basse sempre a causa dell'anomalo andamento climatico degli ultimi 12 mesi,  mentre il Lazio sarà in incremento rispetto alla scarsa campagna 2017. Insomma, sarà  il secondo anno consecutivo con volumi inferiori alle medie storiche, caratterizzato da disformità sia quantitativa che qualitativa tra le varie zone produttive".

"Per questo motivo, e per gli scenari futuri che interesseranno questa specie - continua il direttore della cooperativa faentina - riteniamo imprescindibile gestire gli aspetti qualitativi dei frutti dei nostri soci. Pezzatura, sostanza secca, elevato grado Brix, corretta epoca di raccolta, linee produttive diversificate sono tutti elementi chiave per ottenere kiwi di qualità e servire la migliore clientela internazionale".

Ora - conclude Moretti - attendiamo le stime internazionali che saranno presentate in Francia, con particolare attenzione per la Grecia che sta diventando sempre più competitiva sia in termini quantitativi che quantitativi”.

 

Articolo pubblicato su Italiafruit News il 03/09/2018.


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