Meloni, stop ai primi prezzi: urge segmentare

Abbandonare l'offerta di meloni a prezzi sotto l'euro il chilo in favore di una gestione della categoria basata sulle differenze qualitative ed estetiche tra le singole tipologie. Questa la strada che suggerisce Stefano Soli, direttore generale di Valfrutta Fresco per soddisfare i gusti variegati dei consumatori italiani.

Meloni, stop ai primi prezzi: urge segmentare

Abbandonare l'offerta di meloni a prezzi sotto l'euro il chilo, oggi largamente praticata dai retailer italiani, in favore di una gestione della categoria basata sulle differenze qualitative ed estetiche tra le singole tipologie: dal retato al liscio, dal gialletto al piel de sapo. Questa la strada che suggerisce Stefano Soli, direttore generale di Valfrutta Fresco - società del gruppo Apo Conerpo - per soddisfare i gusti variegati dei consumatori italiani, sempre più esigenti e inclini a sperimentare nuovi piatti primaverili ed estivi a base di melone.

"Vendere meloni a meno di un euro - dice Soli - non è remunerativo per nessun attore della filiera ed è controproducente per il distributore, perché significa dare spazio a prodotti di qualità non adeguata, non soddisfacenti per il palato dei propri clienti. Questa logica di prezzo va a bloccare i consumi, penalizzando così i produttori e il mercato".

"Per il melone non esistono mezze misure". Secondo Soli, in pratica, gli operatori della grande distribuzione nazionale dovrebbero concentrarsi più sulla qualità e sulle differenti caratteristiche organolettiche e superare la logica della battaglia dei prezzi soprattutto su prodotti come il melone, dove non esistono mezze misure: "il melone o è buono o non lo è - spiega - Occorre dunque eliminare dai propri assortimenti i meloni di qualità scadente di primo prezzo e, allo stesso tempo, scommettere sulla segmentazione dell'offerta per tipologia e lavorare sulla presentazione e sulla comunicazione al cliente".

Cosa fare? Spiegare le caratteristiche distintive e ricercare nuovi abbinamenti. "La filiera del melone ha bisogno di concentrarsi molto su qualità, tipicità, segmentazione e comunicazione - aggiunge il dg di Valfrutta - La ricetta per la creazione di valore passa dalla gestione a punto vendita di tre o quattro tipi diversi di meloni. Per ognuno di questi vanno evidenziate le specifiche caratteristiche distintive (ad esempio: compattezza o morbidezza della polpa, dolcezza, aromaticità, profumo, colore interno ed esterno) e suggeriti innovativi abbinamenti con salumi, formaggi e insalate (si pensi all'abbinamento proposto qualche tempo fa dal Consorzio del Melone mantovano Igp con il Gorgonzola Dop). Per fare un esempio sul tradizionale connubio prosciutto crudo-melone, la tipologia del liscio, che presenta una polpa morbida e una spiccata aromaticità e dolcezza, si può abbinare al meglio con prosciutti saporiti come il Toscano Dop, mentre un melone retato, a polpa soda e dolce, ma meno aromatico può essere esaltato con prosciutti delicati come il Parma o il San Daniele, altre Dop straordinarie". 

La qualità viene garantita anche dalle tecnologie. "C'è di che sbizzarrirsi per creare abbinamenti e piatti eccellenti, ma alla base di tutto deve essere garantita la qualità e oggi i bravi produttori, aiutati anche dalle nuove tecnologie, sono in grado di farlo. E' soprattutto la distribuzione che deve invertire la rotta, guardando meno ai prezzi dei concorrenti e più alla propria proposta assortimentale e segmentazione qualitativa".

Valfrutta lancia i bollini illustrativi. "Proprio nell'ottica di segmentare la nostra offerta di qualità - conclude il direttore - da quest'anno abbiamo scelto di personalizzare le diverse tipologie di meloni Valfrutta con bollini di diverso colore (blu o bordeaux per il retato in base alla shelf life, arancione per il liscio, verde per il gialletto, giallo per il piel de sapo) e sui quali andiamo a indicare, in maniera sintetica e chiara, le peculiarità qualitative del prodotto, così come da molto tempo facciamo con le etichette dei nostri prodotti confezionati. La gamma include poi l'esclusivo melone gialletto a marchio Meloro, con polpa di color arancione tenue, dolce e croccante dal retrogusto aromatico che rimanda al miele, che viene presentato con una veste differente caratterizzata da un nastro di colore blu".

 

Articolo pubblicato su Italiafruit News l'11/06/2018.


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