'La viticoltura in Romagna con il cuore e con la testa': in tv il dibattito Caviro

Una profonda riflessione di sistema, organizzata con il principale obiettivo di preservare una delle più grandi ricchezze del territorio, il vino. Un evento che ha avuto luogo il 5 settembre e che verrà trasmesso su alcuni canali tv.

Una profonda riflessione di sistema, organizzata con il principale obiettivo di preservare una delle più grandi ricchezze del territorio, il vino. "La viticoltura in Romagna con il cuore e con la testa": è questo il titolo che ha contrassegnato l'evento che ha avuto luogo il 5 settembre al teatro Goldoni di Bagnacavallo e che verrà trasmesso sui canali elencati nel box sottostante. L'appuntamento, organizzato da Caviro e moderato da Sauro Angelini di Agrilinea, ha potuto contare sul contributo delle cantine socie del gruppo, Agrintesa, Forlì e Predappio, Faenza e del Consorzio Vini di Romagna. Ospiti della serata Carlo Dalmonte e Sergio Dagnino, rispettivamente Presidente e Direttore Generale di Caviro, che si sono confrontati con Cristian Moretti (Direttore Generale Agrintesa), Roberto Monti (Direttore cantina Sociale Forlì e Predappio) e Fabio Castellari (Direttore Cantina Sociale Faenza).

Chi dice Romagna dice profonda expertise in materia di viticoltura: la trasmissione darà l'occasione a coloro che non hanno avuto la possibilità di essere presenti all'evento di assistere a un'attenta riflessione intorno a un prodotto capace di evocare la personalità, il valore e la forza economica di un territorio che, non a caso, si identifica e viene identificato fortemente con la sua produzione vitivinicola. In questo scenario, Caviro sca non può che giocare un ruolo fondamentale: leader italiano per quota di mercato (il suo prodotto più noto, Tavernello, è l'unico vino presente tra le prime cinquanta referenze vendute in Gdo), a cinquant'anni dalla sua fondazione ha un chiarto ruolo di leadership sia ma livello economico che strategico che permette ai suoi soci di avviare delle riflessioni di sistema in grado di contribuire al rilanciop concreto del settore.

Premessa dura ma doverosa, lo stato dei consumi in Italia, in vertiginoso calo. Secondo i dati illustrati dal Direttore Generale di Caviro, Sergio Dagnino, il consumo di vino pro capite è passato da 54 a 35 litri nel periodo che va dal 2000 al 2015: un dato dal quale non è possibile prescindere se si vuole procedere con un rilancio di uno dei prodotti che hanno fatto grande la Romagna. Altro dato cruciale è certamente quello legato ai trend di consumo a livello mondiale, che vedono protagonisti vini bianchi con contenuto alcolico non elevato e con buona intensità aromatica, spesso frizzanti e spumanti. Un cambio radicale di stili di consumo che non trova corrispondenza nella piattaforma varietale con predominanza di Trebbiano in pianura e Sangiovese in collina, due vitigni che, combinati con la scarsa penetrazione delle denominazioni, rappresentano dei vincoli all'evoluzione di quest'area verso i gusti del consumatore mondiale.

"Sono stati fatti molti passi avanti, ma la strada da percorrere è ancora lunga" ha commentato il Presidente del gruppo Caviro, Carlo Dalmonte, che ha voluto anche sottolineare quanto la crescita del comparto possa passare solo dalla continua concertazione di azioni tra gli attori della filiera, guidati da una regia capace di ascoltare e interpretare le evoluzioni dei bisogni dei consumatori. Gli hanno fatto eco gli ospiti della serata, che hanno a loro volta rimarcato l'importanza di alcuni fattori cruciali per la crescita del gruppo, dall'innovazione alla differenziazione passando per l'avanguardia qualitativa e la capacità di evoluzione. L'intervento del Presidente del Consorzio Vini di Romagna, Giordano Zinzani, è stato utile per ribadire l'impegno concreto verso l'adeguamento del disciplinare di produzione alle esigenze di mercato: quest'anno, infatti, sono stati rivisti tutti i disciplinari dei vini DOC e IGT ed è stata introdotta la possibilità di nominare il vitigno Pinot Grigio anche in Romagna, azioni che contribuiscono alla crescita del comparto, alla redditività e alla riconoscibilità all'estero.

Non a caso, a Caviro, la più grande filiera vitivinicola italiana con le sue 32 cantine in 8 regioni, spetta un ruolo primario nel rafforzamento del settore, anche grazie ai forti investimenti in organizzazione aziendale, tecnologia, progettualità di filiera e sviluppo marchi.

 

Il dibattito verrà trasmesso sui seguenti canali:

NUOVARETE

(canale 110)

TELEROMAGNA NEWS

(canale 74)

TELEROMAGNA

(canale 14)

Venerdì 14 ottobre alle ore 21.00

Sabato 15 ottobre alle ore 17.30

Domenica 16 ottobre alle ore 10.00

 


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