Nota Tecnica del 16 ottobre 2020

È disponibile la Nota Tecnica del 16 ottobre 2020 con i consigli riguardanti la Difesa Integrata.

Nota Tecnica del 16 ottobre 2020

Le indicazioni riportate nella seguente nota tecnica fanno riferimento alle disposizioni contenute nei Disciplinari di Produzione Integrata della Regione Emilia-Romagna.


Attenersi scrupolosamente a tutte le indicazioni riportate sulle etichette dei prodotti fitosanitari (dosaggi ad ettolitro, dosaggi ad ettaro, quantità di miscela distribuibile per ettaro, intervalli fra i vari trattamenti, epoche di intervento, ecc.).​

In relazione alle autorizzazioni straordinarie concesse dal Ministero della Salute per un periodo di 120 giorni a decorrere dal 17/4/2020 per alcuni prodotti a base di Clorpirifos metile, informiamo i soci che potranno utilizzare i formulati commerciali SUNDEK CIMICE su pesco e pomacee oppure RELDAN 22 CIMICE ASIATICA solo su pesco, per il controllo della cimice asiatica, in osservanza delle proprie etichette.

La cooperativa Agrintesa richiede, in ogni caso, che i suddetti prodotti vengano distribuiti a non meno di 60 giorni dalla raccolta.

Chi è inserito nei Disciplinari di Produzione Integrata della Regione Emilia-Romagna dovrà tenere conto dei limiti di 2 trattamenti/anno: pertanto chi avesse eseguito un intervento prima della revoca del 16/4/2020 potrà eseguire solo un altro trattamento con Clorpirifos metile.

 

PESCO

BATTERIOSI. Intervenire dopo la raccolta, sulle varietà sensibili, da fine agosto a fine ottobre, ad intervalli di 12-15 giorni (in relazione all'andamento climatico, pioggia e umidità persistenti favoriscono la malattia) con Selecta Disperss dose 150-200 g/hl, cioè 2 kg/ha (p.a. Rame solfato, max 4 tratt./anno in vegetazione). Trattare su pianta asciutta evitando il gocciolamento.

FUSICOCCO. Al verificarsi di piogge o bagnature persistenti intervenire dopo la raccolta, sugli impianti colpiti, con Enovit Metile FL dose 100 ml/hl (p.a. Tiofanate metile, max 2 tratt./anno dopo la raccolta). N.B. Il trattamento è ammesso dopo la raccolta e solo su percoche. Ammesso anche su impianti di pesche e nettarine con oltre il 15% di piante colpite.

 

ALBICOCCO E SUSINO

BATTERIOSI. Intervenire dopo la raccolta, sulle varietà sensibili, da fine agosto a fine ottobre, ad intervalli di 12-15 giorni (in relazione all'andamento climatico, pioggia e umidità persistenti favoriscono la malattia) con Selecta Disperss dose 150-200 g/hl, cioè 2 kg/ha (p.a. Rame solfato, max 4 tratt./anno in vegetazione). Trattare su pianta asciutta evitando il gocciolamento.

FITOPLASMI. In questo periodo è consigliabile controllare gli impianti e in presenza di piante con sintomi (precoce filloptosi) si consiglia di contattare il proprio tecnico di riferimento.

 

PERO

COLPO DI FUOCO BATTERICO. Continua la presenza generalizzata di sintomi. Si consiglia di ispezionare accuratamente i frutteti in quanto la malattia sta procedendo anche in impianti non precedentemente interessati ed eventualmente segnalare i casi sospetti al Servizio Fitosanitario. È necessario, oltre che obbligatorio, intervenire asportando e bruciando il materiale infetto. In caso di presenza, prodotti fitosanitari a base di Rame (attivo anche contro CANCRI e DISSECCAMENTI RAMEALI) come Poltiglia Disperss dose 50-330 g/hl e 1,5 kg/ha oppure Poltiglia 20 WG/PB Green dose 65-500 g/hl e 1-2,5 kg/ha (p.a. Rame solfato) hanno una attività sulla malattia. In caso di eventi metereologici avversi, in particolare grandine, intervenire subito dopo.

VALSA. Il cancro si osserva con maggior frequenza sul tronco e alla biforcazione delle branche, più raramente sui rami. Se viene colpito il tronco, la pianta è destinata a morire. Sui cancri più vecchi si formano le fruttificazioni picnidiche del fungo, visibili anche ad occhio nudo (punteggiature nere in rilievo): I picnidi sono ripieni di una sostanza gialla vischiosa, costituita dalle spore del fungo che, in presenza di umidità, fuoriescono dai picnidi formando lunghi cirri gialli che si stanno osservando in questi giorni. Controllare gli impianti ed eliminare le branche o le piante colpite.

CANCRI e DISSECCAMENTI RAMEALI. Eseguire due interventi: il primo al 20% e il secondo al 70% di caduta foglie con Poltiglia Disperss dose 170-500 g/hl e max 7,5 kg/ha o Poltiglia Manica 20 WG/PB dose 350-625 g/hl e max 6 kg/ha (p.a. Rame solfato, max 4 kg/ha/anno di sostanza attiva Rame). Nelle situazioni più a rischio (frutteti giovani o impianti colpiti) aggiungere Enovit Metil FL dose 90-100 ml/hl e 1,4 litri/ha (p.a. Tiofanate metile, max 2 tratt./anno dopo la raccolta).

 

MELO

DEROGA: in data 16/7/2020 è stata concessa deroga valida per l'intero territorio della regione Emilia-Romagna per l'esecuzione di un ulteriore intervento (il 2°) con la sostanza attiva THIACLOPRID per il controllo della CIMICE ASIATICA su melo.

COLPO DI FUOCO BATTERICO. Si segnala la presenza generalizzata di sintomi. Si consiglia di ispezionare accuratamente i frutteti in quanto la malattia sta procedendo anche in impianti non precedentemente interessati ed eventualmente segnalare i casi sospetti al Servizio Fitosanitario. È necessario, oltre che obbligatorio, intervenire asportando e bruciando il materiale infetto. In caso di presenza, l'uso di prodotti fitosanitari a base di Rame ha una attività sulla malattia ma può sviluppare fitotossicità sul frutto, pertanto l'eventuale difesa è da concordare con il tecnico di riferimento in relazione alla gravità dell'infezione e all'età dell'impianto. In caso di eventi metereologici avversi, in particolare grandine, intervenire subito dopo con prodotti a base d rame tenendo conto della fittossicità (evitare il gocciolamento, trattare a pianta asciutta e cercare di posizionare il trattamento lontano da una eventuale pioggia successiva). In questa fase non impiegare prodotti rameici sulla cv. Rosy Glow - Crips Pink per non incorrere in fenomeni di fitotossicità.

GLOEOSPORIUM. La malattia è particolarmente pericolosa per alcune varietà. Si rende necessario trattare le cv. Modì e Pink Lady, preferibilmente prima di una pioggia. Il protocollo di difesa prevede la partenza a circa 30 giorni dalla raccolta con un primo intervento di Geoxe dose 30 g/hl e 0,45 kg/ha (p.a. Fludioxonil, max 2 tratt./anno, 3 gg. di carenza) seguito da applicazioni di Merpan 80 WDG oppure Malvin 80 WDG dose 160 g/hl e 2 kg/ha (p.a. Captano, max 16 tratt./anno tra Delan, Delan Pro, Vision Plus e Merpan/Malvin, 21 gg di carenza) con cadenze di 8-10 giorni. In ogni caso è importante chiudere la difesa in pre-raccolta con Geoxe dose 30 g/hl e 0,45 kg/ha.

CANCRI e DISSECCAMENTI RAMEALI. Eseguire due interventi: il primo al 20% e il secondo al 70% di caduta foglie con Poltiglia Disperss dose 170-500 g/hl e max 7,5 kg/ha o Poltiglia Manica 20 WG/PB dose 350-625 g/hl e max 6 kg/ha (p.a. Rame solfato, max 4 kg/ha/anno di sostanza attiva Rame). Nelle situazioni più a rischio (frutteti giovani o impianti colpiti) aggiungere Enovit Metil FL dose 90-100 ml/hl e 1,4 litri/ha (p.a. Tiofanate metile, max 2 tratt./anno dopo la raccolta).

MOSCA DELLA FRUTTA. Fare attenzione alla presenza degli adulti (rilevabili con trappole). Intervenire in presenza delle prime punture fertili con Epik SL dose 100-150 ml/hl e max 2 litri/ha (p.a. Acetamiprid, max 2 tratt./anno, 14 gg. di carenza), attivo anche contro CIMICE.

BUTTERATURA AMARA. Dalla fase di frutto noce intervenire ogni 10-15 giorni sulle varietà sensibili con prodotti a base di Sali di Calcio e continuare fino alla raccolta. Trattare con Stopit dose 7-8 litri/ha o Caltrac dose 3-4 litri/ha o Ligoplex Ca dose 2-4 litri/ha (ossido di Calcio).

 

KAKI

ALEURODIDI. Sono state segnalate alcune modeste infestazioni. In caso di necessità contattare il tecnico di riferimento.

MOSCA DELLA FRUTTA (Ceratitis capitata). Monitorare la presenza degli adulti tramite trappole. Intervenire a partire dall'invaiatura con Trebon Up dose 50 ml/hl (p.a. Etofenprox, 7 gg. di carenza, max 2 tratt./anno) oppure con Spintor Fly (esca proteica a base di Spinosad) dose 1 litro di prodotto per 4 litri di acqua (con 5 litri di soluzione si tratta 1 ha di frutteto): si deve erogare una piccola quantità sulla chioma di ogni pianta sul versante esposto a sud-ovest. Ripetere l'intervento ogni 7-10 giorni oppure dopo piogge dilavanti. In alternativa, impiegare delle esche attrattive innescate con p.a. Deltametrina (Magnet Med, 50-75 unità/ha oppure Decis Trap 50-75 unità/ha).

 

ACTINIDIA

DEROGA: in data 02/10/2020 è stata concessa deroga valida per l'intero territorio della regione Emilia-Romagna per applicazioni localizzate al suolo della s.a. Acybenzolar-s-methyl per il contenimento del CANCRO BATTERICO (Pseudomonas syringae pv. actinidiae) su actinidia.

CANCRO BATTERICO (Pseudomonas syringae p.v. Actinidiae). La difesa chimica, basata sull'impiego di prodotti contenenti rame metallo sotto forma di solfato (poltiglie bordolesi), contribuisce a contenere la diffusione della malattia. Intervenire anticipando possibilmente una pioggia con Poltiglia 20 WG Green dose 100-200 g/hl e max 2 kg/ha (p.a. Solfato di rame al 20%, 15 gg. di carenza) o Poltiglia Disperss dose 100-250 g/hl e max 2,5 kg/ha (p.a. Solfato di rame al 20%, 7 gg. di carenza). Per tutti i prodotti a base di rame: max 4 kg di sostanza attiva rame/ha/anno. In caso di eventi metereologici avversi, in particolare grandine, intervenire anche subito dopo.

In seguito alla deroga regionale concessa si consiglia di intervenire in questa fase e solo per via radicale con Bion 50 WG dose 200 g/ha (p.a. Acibenzolar-s-methyl, 15 gg di carenza, max 6 e max 8 tra fogliare e radicale).

 

VITE

MAL DELL'ESCA. L'andamento stagionale ha favorito lo sviluppo dei patogeni responsabili della malattia e attualmente in molti vigneti, anche di giovane età, il problema si manifesta in modo preoccupante.

Si consiglia di:

  • contrassegnare le piante con sintomi per non potarle assieme a quelle sane;
  • nei casi di piante lievemente colpite (frequente negli impianti di 2-3 anni), si consiglia di asportare e distruggere la parte del ceppo invasa dal fungo eliminando totalmente il legno infetto, allevando un nuovo germoglio sano;
  • asportare ed eliminare le piante morte.

 

CONCIMAZIONE AZOTATA AUTUNNALE

La concimazione azotata autunnale rappresenta un valido strumento per favorire l'accumulo di sostanze di riserva in radici, fusto e gemme a fiore. Queste sostanze sono importanti per la ripresa vegetativa e la fioritura dell'anno successivo e, inoltre, contribuiscono al superamento degli stress primaverili (abbassamenti termici, brinate).

Si riportano di seguito le epoche più idonee e i dosaggi per eseguire tali somministrazioni.

SPECIE EPOCA DI SOMMINISTRAZIONE % DEL TOTALE DA DISTRIBUIRE
Actinidia 10-15 ottobre 20%
Albicocco e Susino 15-25 settembre 20%
Pesco 15-25 settembre 20%
Melo e Pero 15-25 settembre 20%
Kaki 15-25 settembre 20%
Vite 15-25 settembre 20

N.B. si ricorda di non intervenire oltre il 15 ottobre per l'actinidia e la vite e non oltre il mese di settembre per tutte le altre specie (epoche fissate come limite dal disciplinare).

 

FERTIRRIGAZIONE AUTUNNALE

Tale pratica consente di ottimizzare la somministrazione dell'apporto previsto. A tal proposito si consiglia di frazionare il quantitativo programmato in due interventi distanziati di 7 giorni.

Dose consigliata di 20-30 unità per ettaro e comunque nel rispetto del quantitativo massimo ammesso per singola specie.

Concimi per apporti in copertura: Nitrato Ammonico 27%.

Concimi per fertirrigazione: Nitrato ammonico 34%, 30-0-0 (liquido).

 

CLOROSI FERRICA. In tutti quegli impianti soggetti a tale fisiopatia, è raccomandabile aggiungere alla concimazione azotata 10 -15 grammi per pianta di chelato di ferro poiché le prove effettuate dimostrano che un intervento autunnale diminuisce il rischio di un precoce ingiallimento nella primavera successiva. Su actinidia si consiglia di associare al chelato di ferro un prodotto a base di aminoacidi o acidi umici per facilitarne l'assimilazione.

 

CONCIMAZIONE DI FONDO

Valutando lo stato di fertilità dei terreni della nostra zona, si evidenziano sempre più spesso situazioni di scarsa dotazione di vari elementi. Questi impoverimenti sono legati allo sfruttamento continuo da parte delle colture presenti, dalla troppo frequente lavorazione dei terreni e dalla concimazione spesso mal gestita.

Il ripristino dei livelli ottimali per alcuni fondamentali elementi della fertilità come la sostanza organica, il fosforo o il potassio, si può ottenere con buoni risultati solo tramite apporti eseguiti in pre-impianto.

Essendo questo periodo caratterizzato dagli abbattimenti e dalla successiva preparazione per il nuovo impianto, è fondamentale predisporre ora la concimazione di fondo, valutando, tramite un'appropriata analisi del terreno, quali e quanti elementi sono da reintegrare.

Una nota a parte merita la somministrazione della sostanza organica: nel nostro comprensorio frutticolo, il Compost può trovare impiego per la fertilizzazione in pre-impianto a pieno campo o localizzata sul filare, distribuito in copertura o, più efficacemente, interrato.

Comunque tramite l'ausilio dell'analisi del terreno è possibile valutare esattamente il quantitativo di sostanza organica da apportare .

In caso di impiego di composti organici non meglio identificati, è consigliabile eseguire un'analisi chimica del prodotto per valutare le sue caratteristiche intrinseche ed eventuali problematiche (pH, salinità, conducibilità elettrica, ecc.).

 

 

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