Nota Tecnica 22 settembre 2023
È disponibile la Nota Tecnica del 22 settembre 2023 con i consigli riguardanti la Difesa Integrata.

Attenersi scrupolosamente a tutte le indicazioni riportate sulle etichette dei prodotti fitosanitari (dosaggi ad ettolitro, dosaggi ad ettaro, quantità di miscela distribuibile per ettaro, intervalli fra i vari trattamenti, epoche di intervento, ecc.). N.B. In questo periodo gli interventi fitosanitari vanno eseguiti nelle ore più calde della giornata. Le indicazioni riportate nella seguente nota tecnica fanno riferimento alle disposizioni contenute nei Disciplinari di Produzione Integrata della Regione Emilia-Romagna.
PESCOBATTERIOSI. Intervenire dopo la raccolta, sulle varietà sensibili, da fine agosto a fine ottobre, ad intervalli di 12-15 giorni (in relazione all'andamento climatico, pioggia e umidità persistenti favoriscono la malattia) con Selecta Disperss dose 150-200 g/hl, cioè 2 kg/ha (p.a. Rame solfato, max 4 tratt./anno in vegetazione). Trattare su pianta asciutta evitando il gocciolamento. FUSICOCCO. Al verificarsi di piogge o bagnature persistenti intervenire dopo la raccolta, sugli impianti colpiti, con Merpan 80 WDG dose 300 g/hl e 4,5 kg/ha (p.a. Captano, max 4 tratt./anno e max 5 tra Captano e Ziram). ALBICOCCOBATTERIOSI. Intervenire dopo la raccolta, sulle varietà sensibili, da fine agosto a fine ottobre, ad intervalli di 12-15 giorni (in relazione all'andamento climatico, pioggia e umidità persistenti favoriscono la malattia) con Selecta Disperss dose 150-200 g/hl, cioè 2 kg/ha (p.a. Rame solfato, max 4 tratt./anno in vegetazione). Trattare su pianta asciutta evitando il gocciolamento. SUSINO CINO-GIAPPONESE ed EUROPEOBATTERIOSI. Intervenire fino a fine ottobre, ad intervalli di 12-15 giorni (in relazione all'andamento climatico, pioggia e umidità persistenti favoriscono la malattia) con Selecta Disperss dose 150-200 g/hl, cioè 2 kg/ha (p.a. Rame solfato, max 4 tratt./anno in vegetazione). Trattare su pianta asciutta evitando il gocciolamento. Per la varietà Angeleno non trattare prima di 20 giorni dalla fine della raccolta. MELOCOLPO DI FUOCO BATTERICO. Ispezionare accuratamente i frutteti in quanto la malattia sta procedendo anche in impianti non precedentemente interessati ed eventualmente segnalare i casi sospetti al tecnico di riferimento con cui concordare tutte le azioni cautelative necessarie. Si deve intervenire asportando tutti gli organi colpiti tagliando ad almeno 40-50 cm dal punto di ingresso del batterio per arrestarne la diffusione lungo i vasi legnosi. Non intervenire su piante giovani (sotto la quarta foglia). In questa fase, in casi di particolare gravità delle condizioni dell'impianto considerato e in presenza di fioriture secondarie, può essere necessario inserire nella strategia di difesa piccole dosi di Poltiglia Bordolese. ATTENZIONE: il Rame può essere particolarmente pericoloso e provocare danni da fitotossicità (la pianta deve essere asciutta, il volume di bagnatura non deve superare gli 800 litri/ha e non è compatibile con fosfonati o Fosetil-Al). In ogni caso concordare l'applicazione con il tecnico di riferimento. TICCHIOLATURA. Intervenire in previsione di pioggia e in presenza di macchie con Merpan 80 WDG o Malvin 80 WDG dose 160 g/hl e 2 kg/ha (p.a. Captano, max 16 tratt./anno tra Delan, Delan Pro, Vision Plus e Merpan/Malvin). Captano non deve essere miscelato con olio minerale o Dodina o Fosetil Al e distanziare l'eventuale applicazione di almeno 3 settimane dall'uso di oli minerali. Il trattamento ha parziale attività su PATINA BIANCA. Per TICCHIOLATURA ESTIVA possono essere usati Karma 85 dose 5 kg/ha oppure Vitikappa dose 500 g/hl e 5 kg/ha (p.a. Bicarbonato di potassio). GLOEOSPORIUM. La malattia è particolarmente pericolosa per alcune varietà, in particolare Pink Lady. Il protocollo di difesa prevede la partenza a circa 30 giorni dalla raccolta con un primo intervento di Geoxe dose 30 g/hl e 0,45 kg/ha (p.a. Fludioxonil, max 2 tratt./anno, 3 gg. di carenza) seguito da una o due applicazioni di Merpan 80 WDG o Malvin 80 WDG dose 160 g/hl e 2 kg/ha (p.a. Captano, max 16 tratt./anno tra Delan, Delan Pro, Vision Plus e Merpan/Malvin, 21 gg di carenza). In ogni caso è importante chiudere la difesa in pre-raccolta con Geoxe dose 30 g/hl e 0,45 kg/ha e possibilmente trattare prima di una eventuale pioggia. CIDIA MOLESTA. Monitorare la presenza. Intervenire solo dopo avere accertato ovideposizioni o fori di penetrazione su almeno 1% di frutti. Trattare con Delegate WDG dose 0,3-0,4 kg/ha (p.a. Spinetoram, max 1 tratt./anno e max 3 tratt./anno con spinosine, 7 gg. di carenza) oppure Laser dose 30 ml/hl e min 300 ml/ha (p.a. Spinosad, max 3 tratt./anno e max 2 consecutivi e max 3 tratt./anno tra Laser e Delegate, 7 gg. di carenza) oppure Trebon Up dose 50 ml/hl e 500-750 ml/ha (p.a. Etofenprox, max 2 tratt./anno, 7 gg. di carenza), AFIDE LANIGERO. Al superamento della soglia di 10 colonie vitali su 100 organi controllati intervenire con Pirimor dose 50-75 g/hl e 0,76 kg/ha (p.a. Pirimicarb, max 1 tratt./anno, 7 giorni di carenza). CIMICE ASIATICA. In caso di presenza consultare il tecnico per impostare una corretta linea di difesa. In caso di necessità utilizzare Epik SL dose 100 ml/hl e 1,5 litri/ha (p.a. Acetamiprid, max 2 tratt./anno per singolo prodotto commerciale) o Kestrel dose 50 ml/hl e 0,5 litri/ha (p.a. Acetamiprid, max 2 tratt./anno, per singolo prodotto commerciale) o Gazelle dose 100-150 g/hl e 2 kg/ha (p.a. Acetamiprid, max 2 tratt./anno per singolo prodotto commerciale), attività collaterale su METCALFA e CICALINE, tutti con 14 gg. di carenza. RAGNETTO ROSSO. La soglia è il 90% di foglie occupate dopo avere verificato l'assenza di predatori. Intervenire con Nealta dose 1 litro/ha (p.a. Cyflumetofen, 7 gg. di carenza, 1 trattamento ogni 2 anni) oppure Kanemite dose 120-180 ml/hl e 1,2-1,8 litri/ha (p.a. Acequinocyl, 30 gg. di carenza, consigliata l'acidificazione) oppure Belpromec dose 80 ml/hl e 0,96 litri/ha (p.a. Abamectina, max 2 tratt./anno, 3 gg. di carenza). Il disciplinare prevede 2 interventi acaricidi all'anno. MOSCA DELLA FRUTTA. Si segnala un incremento delle catture. Nelle aziende storicamente colpite installare le trappole cromotropiche per il monitoraggio. Intervenire in presenza delle prime punture fertili con Epik SL dose 100-150 ml/hl e max 2 litri/ha (p.a. Acetamiprid, max 2 tratt./anno, 14 gg. di carenza), attivo anche contro CIMICE. PIRALIDE DEL MAIS. Eventuali trattamenti realizzati contro altri fitofagi con Spinosad, Spinetoram ed Emamectina sono attivi anche contro questa avversità. CARPOCAPSA. Nelle aziende in cui si è verificato, o lo si riscontrerà alla raccolta, un elevato danno è opportuno effettuare interventi di abbattimento con nematodi entomopatogeni. Programmare l'acquisto per le applicazioni autunnali da effettuarsi indicativamente tra fine settembre e tutto ottobre. L'attività del prodotto si protrae per 4-6 settimane dopo l'applicazione. Devono essere irrorati con temperatura non inferiore ai 12°C per almeno 8 ore e durante una pioggia, meglio se di una certa entità. I nematodi possono essere distribuiti con le normali pompe irroratrici; vanno eliminati i filtri superiori a 50 mesh e gli ugelli con aperture inferiori a 0,5 mm.; pressioni superiori a 18 bar possono danneggiare i nematodi. I prodotti a base di nematodi vanno conservati in frigorifero e utilizzati entro un mese. Utilizzare volumi d'acqua abbondanti, mantenere in agitazione la sospensione ed utilizzarla entro 10 ore dalla preparazione. Si consiglia di prenotare per tempo il prodotto presso il proprio centro servizi. Per i dosaggi e il tipo di prodotto fitosanitario consultarsi con il proprio rivenditore. BUTTERATURA AMARA. Dalla fase di frutto noce intervenire ogni 10-15 giorni sulle varietà sensibili con prodotti a base di Sali di Calcio e continuare fino alla raccolta. Trattare con Stopit dose 7-8 litri/ha o Caltrac dose 3-4 litri/ha o Ligoplex Ca dose 2-4 litri/ha (ossido di Calcio). PEROCOLPO DI FUOCO BATTERICO. Si consiglia di ispezionare accuratamente i frutteti ed eventualmente segnalare i casi sospetti al Servizio Fitosanitario. È necessario, oltre che obbligatorio, intervenire asportando e bruciando il materiale infetto. In presenza di grandinate o forti temporali vi è rischio di infezioni. In questi casi trattare entro 24 ore. Per prevenire o in caso di presenza, prodotti fitosanitari a base di Rame come Poltiglia Disperss dose 50-330 g/hl e 1,5 kg/ha oppure Poltiglia 20 WG/PB Green dose 65-500 g/hl e 1-2,5 kg/ha hanno una attività sulla malattia. Eventualmente concordare la difesa con il tecnico di riferimento. VALSA. Eliminare le piante o le porzioni di esse colpite dalla malattia. PSILLA. In presenza di abbondante melata si possono eseguire lavaggi anche in post raccolta. CARPOCAPSA Nelle aziende in cui si è verificato un elevato danno è opportuno effettuare interventi di abbattimento con nematodi entomopatogeni. Programmare l'acquisto per le applicazioni autunnali da effettuarsi indicativamente tra fine settembre e tutto ottobre. L'attività del prodotto si protrae per 4-6 settimane dopo l'applicazione. Devono essere irrorati con temperatura non inferiore ai 12°C per almeno 8 ore e durante una pioggia, meglio se di una certa entità. I nematodi possono essere distribuiti con le normali pompe irroratrici; vanno eliminati i filtri superiori a 50 mesh e gli ugelli con aperture inferiori a 0,5 mm.; pressioni superiori a 18 bar possono danneggiare i nematodi. I prodotti a base di nematodi vanno conservati in frigorifero e utilizzati entro un mese. Utilizzare volumi d'acqua abbondanti, mantenere in agitazione la sospensione ed utilizzarla entro 10 ore dalla preparazione. Si consiglia di prenotare per tempo il prodotto presso il proprio centro servizi. Per i dosaggi e il tipo di prodotto fitosanitario consultarsi con il proprio rivenditore. KAKIMOSCA DELLA FRUTTA (Ceratitis capitata). Monitorare la presenza degli adulti tramite trappole. In questa fase si segnala un incremento delle catture. Intervenire a partire dall'invaiatura con Trebon Up dose 50 ml/hl (p.a. Etofenprox, 7 gg. di carenza, max 2 tratt./anno) oppure con Spintor Fly (esca proteica a base di Spinosad) dose 1 litro di prodotto per 4 litri di acqua (con 5 litri di soluzione si tratta 1 ha di frutteto): si deve erogare una piccola quantità sulla chioma di ogni pianta sul versante esposto a sud-ovest. Ripetere l'intervento ogni 7-10 giorni oppure dopo piogge dilavanti. In alternativa, impiegare delle esche attrattive innescate con p.a. Deltametrina (Magnet Med, 50-75 unità/ha oppure Decis Trap 50-75 unità/ha). CIMICE ASIATICA. Si consiglia di monitorare le presenze. Interventi con Etofenprox effettuati contro altre avversità hanno attività anche contro questo insetto. ACTINIDIACANCRO BATTERICO (Pseudomonas syringae p.v. Actinidiae). Intervenire solo in caso di eventi meteorologici particolari (grandinate o forti temporali con danni alla vegetazione): trattare con Poltiglia 20 WG Green dose max 2 kg/ha o Poltiglia Disperss dose max 2,5 kg/ha (p.a. Solfato di rame al 20%). Per tutti i prodotti a base di rame: max 4 kg di sostanza attiva rame/ha/anno. CIMICE ASIATICA. Dove necessario trattare con Trebon Up dose 50 ml/hl e 0,5-0,75 litri/ha (p.a. Etofenprox, max 2 tratt./anno, 7 gg. di carenza) oppure con Decis Evo dose 30-50 ml/hl e 0,4-0,5 litri/ha (p.a. Deltametrina, max 3 tratt./anno, 14 gg. di carenza). Attenzione: concordare l'intervento con il tecnico di riferimento. VITEMAL DELL'ESCA. Estirpare le piante sintomatiche. BOTRITE. Intervenire se necessario sui vitigni tardivi, in previsione di pioggia con Teldor Plus dose 100-150 ml/hl e 1-1,5 litri/ha (p.a. Fenhexamid, max 2 tratt./anno, 7 gg. di carenza). Con infezioni in atto o a seguito di grandinate può essere utile trattare con Vitikappa dose 6 kg/ha oppure Karma 85 dose 5 kg/ha (p.a. Bicarbonato di potassio). Ad inizio infezione si può usare Amylo-X dose 1,5-2,5 kg/ha (p.a. Bacillus amyloliquefaciens, max 6 tratt./anno). Si ricorda che su questa avversità il disciplinare prevede al momento l'esecuzione di max. 2 tratt./anno ad eccezione di prodotti biologici o terpeni. FLAVESCENZA DORATA. Si raccomanda di ispezionare i vigneti e di procedere all'estirpo delle piante sintomatiche. OLIVOOCCHIO DI PAVONE E LEBBRA. È consigliato un trattamento con prodotti rameici al fine di contrastare e contenere gli attacchi di malattie fungine attivo anche nei confronti di ROGNA. ROGNA DELL'OLIVO. In seguito ad eventuali grandinate trattare con Sali di rame entro 48 ore dal fenomeno. MOSCA DELLE OLIVE. In provincia di Ravenna si rilevano catture in ulteriore aumento ma le ovideposizioni sono sporadiche e inferiori alla soglia minima di intervento su tutto il territorio. La soglia di intervento è di 5-8 % di drupe con punture fertili (uova o larve) a seconda della produttività della pianta o in alternativa seguire le indicazioni dei bollettini regionali. Se non già effettuato, le aziende della provincia di RAVENNA devono trattare con Epik SL dose 150 ml/hl e 1,5 litri/ha (p.a. Acetamiprid, max 2 tratt./anno 21 giorni di carenza) oppure Sivanto Prime dose 0,75 litri/ha (p.a.Flupiradifurone, max 1 tratt./anno 14 giorni di carenza). In alternativa utilizzare Spintor Fly (esca proteica a base di Spinosad) dose 1 litro di prodotto per 4 litri di acqua (con 5 litri di soluzione si tratta 1 ha di frutteto): si deve erogare una piccola quantità sulla chioma di ogni pianta sul versante esposto a sud-ovest. Ripetere l'intervento ogni 7-10 giorni oppure dopo piogge dilavanti. Si informa, inoltre, che è stato autorizzato l'uso eccezionale di Exirel Bait 2022 (proteine idrolizzate a base di Cyantraniliprole) impiegabile dal 09/08/2023. Per l'applicazione contattare il tecnico di riferimento. MARGARONIA. I trattamenti eseguiti in questa fase in funzione di MOSCA risultano efficaci anche per il contenimento di questo lepidottero. Nel caso di impianti in allevamento è opportuno monitorare il danno a carico degli apici vegetativi per valutare un eventuale trattamento specifico a contrasto. IRRIGAZIONEDi seguito riportiamo i volumi indicativi per questo periodo.
Per identificare al meglio i momenti e i volumi di distribuzione, è consigliata l'installazione di almeno un tensiometro che va posizionato in una zona rappresentativa dell'appezzamento. Questo strumento fornisce una lettura immediata della tensione con cui l'acqua è trattenuta dal terreno, quindi direttamente connessa alla capacità della pianta di estrarre l'acqua dal suolo. CONCIMAZIONECONCIMAZIONE AZOTATA AUTUNNALE La concimazione azotata “autunnale” rappresenta un valido strumento per favorire l'accumulo di sostanze di riserva in radici, fusto e gemme a fiore.Queste sostanze sono importanti per la ripresa vegetativa e la fioritura dell'anno successivo, inoltre contribuiscono al superamento degli stress primaverili (abbassamenti termici, brinate). Si riportano di seguito le epoche più idonee e i dosaggi per eseguire tali somministrazioni.
N.B. Si ricorda di non intervenire oltre il 15 ottobre per l'actinidia e la vite e non oltre il mese di settembre per tutte le altre specie (epoche fissate come limite dal disciplinare).
FERTIRRIGAZIONE AUTUNNALE Tale pratica consente di ottimizzare la somministrazione dell'apporto previsto. A tal proposito si consiglia di frazionare il quantitativo programmato in due interventi distanziati di 8 – 10 giorni, prima e dopo l'epoca indicata. Dose consigliata di 20-30 unità per ettaro e comunque nel rispetto del quantitativo massimo ammesso per singola specie. Concimi per apporti in copertura: Nitrato Ammonico 27%. Concimi per fertirrigazione: Nitrato ammonico 34%, 30-0-0 (liquido), Urea.
CLOROSI FERRICA. In tutti quegli impianti soggetti a tale fisiopatia, è raccomandabile aggiungere alla concimazione azotata 5-10 grammi per pianta di CHELATO DI FERRO poiché le prove effettuate dimostrano che un intervento autunnale diminuisce il rischio di un precoce ingiallimento nella primavera successiva. Su actinidia si consiglia di associare al CHELATO DI FERRO un PRODOTTO A BASE DI AMINOACIDI per facilitarne l'assimilazione.
CONCIMAZIONE DI FONDO. Valutando lo stato di fertilità dei terreni della nostra zona, si evidenziano sempre più spesso situazioni di scarsa dotazione di vari elementi. Questi impoverimenti sono legati allo sfruttamento continuo da parte delle colture presenti, dalla troppo frequente lavorazione dei terreni e dalla concimazione spesso mal gestita. Il ripristino dei livelli ottimali per alcuni fondamentali elementi della fertilità come la sostanza organica, il fosforo o il potassio, si può ottenere con buoni risultati solo tramite apporti eseguiti in pre-impianto. Essendo questo periodo caratterizzato dagli abbattimenti e dalla successiva preparazione per il nuovo impianto, è fondamentale predisporre ora la concimazione di fondo, valutando, tramite un'appropriata analisi del terreno, quali e quanti elementi sono da reintegrare. Una nota a parte merita la somministrazione della sostanza organica: nel nostro comprensorio frutticolo, il Compost può trovare impiego per la fertilizzazione in pre-impianto a pieno campo o localizzata sul filare, distribuito in copertura, oppure, più efficacemente, interrato. Comunque tramite l'ausilio dell'analisi del terreno è possibile valutare esattamente il quantitativo di sostanza organica da apportare caso per caso. Scaricare il file allegato per visualizzare una versione stampabile. |
