Nota Tecnica 23 settembre 2022

È disponibile la Nota Tecnica del 23 settembre 2022 con i consigli riguardanti la Difesa Integrata.

Nota Tecnica 23 settembre 2022

Attenersi scrupolosamente a tutte le indicazioni riportate sulle etichette dei prodotti fitosanitari (dosaggi ad ettolitro, dosaggi ad ettaro, quantità di miscela distribuibile per ettaro, intervalli fra i vari trattamenti, epoche di intervento, ecc.).


Si ricorda che sono vietati i trattamenti con prodotti fitosanitari tossici per le api ed insetti utili durante il periodo della fioritura (legge regionale 04/03/2019 n. 2).


REVOCA PRODOTTI FITOSANITARI

Le seguenti sostanze attive sono state revocate, i formulati commerciali contenenti queste sostanze potranno essere legalmente impiegati entro le date riportate.

  • Mancozeb: revocato dall'uso il 4 gennaio 2022
  • Indoxacarb: utilizzo entro il 19 settembre 2022
  • Fosmet: utilizzo entro il 1 novembre 2022
  • Fenbuconazolo: utilizzo entro il 30 ottobre 2022
  • Myclobutanil: utilizzo entro il 30 novembre 2022
  • Triflumuron: utilizzo entro il 30 settembre 2022
  • Flutriafol: utilizzo entro il 30 novembre 2022
  • Famoxadone: utilizzo entro il 16 settembre 2022
  • Isopyrazam utilizzo entro l'8 dicembre 2022
  • Acrinatrina: utilizzo entro il 29 giugno 2023

In funzione delle rigorose richieste in termini di residui non desiderati da parte delle più importanti catene commerciali si CHIEDE:

  • di non trattare con Triflumuron (es. Alsystin) su pero, melo e susina Angeleno;
  • di non trattare con Indoxacarb (es. Steward) su pero;
  • di esaurire le eventuali rimanenze di Fosmet (es. Spada…) eventualmente su pero (da William in poi), melo e susina Angeleno trattando una sola volta entro la fine di maggio.

Per eventuali chiarimenti contattare il tecnico di riferimento.


Le indicazioni riportate nella seguente nota tecnica fanno riferimento alle disposizioni contenute nei Disciplinari di Produzione Integrata della Regione Emilia-Romagna.


PESCO

DEROGA: in data 24/08/2022 è stata concessa deroga valida per l'intero territorio della regione Emilia-Romagna per l'uso eccezionale, autorizzato in deroga dal Ministero della Salute, per l'esecuzione di 1 intervento con il formulato “ENOVIT METIL 01” (s.a. Tiofanate metile) per il contenimento dei cancri rameali su pesco e solo in post raccolta. Impiego consentito fino al 28/10/2022.

BATTERIOSI. Intervenire dopo la raccolta, sulle varietà sensibili, da fine agosto a fine ottobre, ad intervalli di 12-15 giorni (in relazione all'andamento climatico, pioggia e umidità persistenti favoriscono la malattia) con Selecta Disperss dose 150-200 g/hl, cioè 2 kg/ha (p.a. Rame solfato, max 4 tratt./anno in vegetazione). Trattare su pianta asciutta evitando il gocciolamento.

FUSICOCCO. Al verificarsi di piogge o bagnature persistenti intervenire dopo la raccolta, sugli impianti colpiti, con Enovit Metile 01 dose 100 ml/hl (p.a. Tiofanate metile, max 1 tratt./anno dopo la raccolta ed entro il 28/10/2022 come da deroga recentemente concessa).


ALBICOCCO

BATTERIOSI. Intervenire dopo la raccolta, sulle varietà sensibili, da fine agosto a fine ottobre, ad intervalli di 12-15 giorni (in relazione all'andamento climatico, pioggia e umidità persistenti favoriscono la malattia) con Selecta Disperss dose 150-200 g/hl, cioè 2 kg/ha (p.a. Rame solfato, max 4 tratt./anno in vegetazione). Trattare su pianta asciutta evitando il gocciolamento.


SUSINO

BATTERIOSI. Intervenire fino a fine ottobre, ad intervalli di 12-15 giorni (in relazione all'andamento climatico, pioggia e umidità persistenti favoriscono la malattia) con Selecta Disperss dose 150-200 g/hl, cioè 2 kg/ha (p.a. Rame solfato, max 4 tratt./anno in vegetazione). Trattare su pianta asciutta evitando il gocciolamento. Per la varietà Angeleno non trattare prima di 20 giorni dalla fine della raccolta.

FITOPLASMI. In questo periodo è consigliabile controllare gli impianti e in presenza di piante con sintomi (foglie con lembo necrotizzato, accartocciate, precoce filloptosi) si consiglia di contattare il proprio tecnico di zona.


PERO

COLPO DI FUOCO BATTERICO. Si consiglia di ispezionare accuratamente i frutteti ed eventualmente segnalare i casi sospetti al Servizio Fitosanitario. È necessario, oltre che obbligatorio, intervenire asportando e bruciando il materiale infetto. In presenza di grandinate o forti temporali vi è rischio di infezioni. In questi casi trattare entro 24 ore. Per prevenire o in caso di presenza, prodotti fitosanitari a base di Rame come Poltiglia Disperss dose 50-330 g/hl e 1,5 kg/ha oppure Poltiglia 20 WG/PB Green dose 65-500 g/hl e 1-2,5 kg/ha hanno una attività sulla malattia. In questa fase la corretta distribuzione in funzione della modalità di distribuzione e della concentrazione per quintale non hanno causato fenomeni di fitotossicità sul frutto. Eventualmente concordare la difesa con il tecnico di riferimento.

VALSA. Eliminare le piante o le porzioni di esse colpite dalla malattia.

PSILLA. In presenza di abbondante melata si possono eseguire lavaggi anche in post raccolta.


MELO

COLPO DI FUOCO BATTERICO. Si consiglia di ispezionare accuratamente i frutteti in quanto la malattia sta procedendo anche in impianti non precedentemente interessati ed eventualmente segnalare i casi sospetti al Servizio Fitosanitario.

In questa fase, in casi di particolare gravità delle condizioni dell'impianto considerato e in presenza di fioriture secondarie oppure grandine o forti temporali, può essere necessario inserire nella strategia di difesa piccole dosi di Poltiglia Bordolese. ATTENZIONE: il Rame può essere particolarmente pericoloso e provocare danni da fitotossicità (la pianta deve essere asciutta, il volume di bagnatura non deve superare gli 800 litri/ha e non è compatibile con fosfonati o Fosetil-Al). In ogni caso concordare l'applicazione con il tecnico di riferimento.

TICCHIOLATURA. Intervenire solo in previsione di pioggia e in presenza di macchie con Merpan 80 WDG o Malvin 80 WDG dose 160 g/hl e 2 kg/ha (p.a. Captano, max 16 tratt./anno tra Delan, Delan Pro, Vision Plus e Merpan/Malvin, 21 gg di carenza). Captano non deve essere miscelato con olio minerale o Dodina o Fosetil Al e distanziare l'eventuale applicazione di almeno 3 settimane dall'uso di oli minerali oppure con Karma dose 5 kg/ha o Vitikappa dose 500 g/hl e 5 kg/ha (p.a. Bicarbonato di potassio, max 5 tratt./anno).

GLOEOSPORIUM. La malattia è particolarmente pericolosa per alcune varietà, in particolare Pink Lady. Il protocollo di difesa prevede la partenza a circa 30 giorni dalla raccolta con un primo intervento di Geoxe dose 30 g/hl e 0,45 kg/ha (p.a. Fludioxonil, max 2 tratt./anno, 3 gg. di carenza) seguito da una o due applicazioni di Merpan 80 WDG o Malvin 80 WDG dose 160 g/hl e 2 kg/ha (p.a. Captano, max 16 tratt./anno tra Delan, Delan Pro, Vision Plus e Merpan/Malvin, 21 gg. di carenza). In ogni caso è importante chiudere la difesa in pre-raccolta con Geoxe dose 30 g/hl e 0,45 kg/ha e possibilmente trattare prima di una eventuale pioggia.

AFIDE LANIGERO. Effettuare monitoraggi e in caso di presenza contattare il tecnico di riferimento. Alla soglia di 10 colonie vitali su 100 organi intervenire con Pirimor dose 50-75 g/hl e 0,76 kg/ha (p.a. Pirimicarb, max 1 tratt./anno, 7 gg di carenza).

CARPOCAPSA. Dove si è superata la soglia di 2 adulti per trappola in una o due settimane intervenire 6-7 giorni dopo il superamento della stessa soglia, con Laser dose 30 ml/hl e min 0,3 litri/ha (p.a. Spinosad, max 3 tratt./anno e max 2 consecutivi e max 3 tra Delegate e Laser, 7gg di carenza) oppure Delegate WDG dose 0,3-0,4 kg/ha (p.a. Spinetoram, max 1 tratt./anno e max 3 tratt./anno con spinosine, 7 gg. di carenza) oppure Affirm Opti dose 150 g/hl e 2 kg/ha (p.a. Emamectina, max 3 tratt./anno, 7 gg. di carenza, applicare solo con trattore cabinato) oppure Trebon Up dose 50 ml/hl e 0,5-0,75 l/ha (p.a. Etofenprox, max 2 tratt./anno e max 4 tra Trebon Decis e Klartan, 7 gg. di carenza) attivo su CIDIA MOLESTA e su CIMICE ASIATICA.

CIMICE ASIATICA. In caso di presenza consultare il tecnico per impostare una corretta linea di difesa. In caso di necessità utilizzare Epik SL dose 100 ml/hl e 1,5 litri/ha (p.a. Acetamiprid, max 2 tratt./anno per singolo prodotto commerciale) o Kestrel dose 50 ml/hl e 0,5 litri/ha (p.a. Acetamiprid, max 2 tratt./anno, per singolo prodotto commerciale) o Gazelle dose 100-150 g/hl e 2 kg/ha (p.a. Acetamiprid, max 2 tratt./anno per singolo prodotto commerciale) oppure Decis Evo dose 30-50 ml/hl e 0,3-0,7 litri/ha (p.a. Deltametrina, max 2 tratt./anno e max 4 con piretroidi e Trebon, 3 gg. di carenza). Tutti attivi anche su MOSCA DELLA FRUTTA.

MOSCA DELLA FRUTTA. Si consiglia di installare le trappole cromotropiche di colore giallo nelle aziende storicamente colpite per monitorarne il volo. Intervenire in presenza delle prime punture fertili. Deltametrina, Etofenprox o Acetamiprid impiegati contro altri fitofagi sono attivi anche contro questa avversità.

PIRALIDE. Prestare attenzione agli appezzamenti vicino al mais. Eventuali trattamenti realizzati contro altri fitofagi con Spinosad, Spinetoram ed Emamectina sono attivi anche contro questa avversità.

BUTTERATURA AMARA. Dalla fase di frutto noce intervenire ogni 10-15 giorni sulle varietà sensibili con prodotti a base di Sali di Calcio e continuare fino alla raccolta. Trattare con Stopit dose 7-8 litri/ha o Caltrac dose 3-4 litri/ha o Ligoplex Ca dose 2-4 litri/ha (ossido di Calcio).


KAKI

COCCINIGLIE. Intervenire in caso di presenza diffusa con Ovipron Top dose 1-2 litri/hl e 10-20 litri/ha (p.a. Olio minerale, 20 gg. di carenza).

MOSCA DELLA FRUTTA (Ceratitis capitata). Monitorare la presenza degli adulti tramite trappole. Intervenire a partire dall'invaiatura con Trebon Up dose 50 ml/hl (p.a. Etofenprox, 7 gg. di carenza, max 2 tratt./anno) oppure con Spintor Fly (esca proteica a base di Spinosad) dose 1 litro di prodotto per 4 litri di acqua (con 5 litri di soluzione si tratta 1 ha di frutteto): si deve erogare una piccola quantità sulla chioma di ogni pianta sul versante esposto a sud-ovest. Ripetere l'intervento ogni 7-10 giorni oppure dopo piogge dilavanti. In alternativa, impiegare delle esche attrattive innescate con p.a. Deltametrina (Magnet Med, 50-75 unità/ha oppure Decis Trap 50-75 unità/ha).

CIMICE ASIATICA. Si consiglia di monitorare le presenze. Interventi con Etofenprox effettuati contro altre avversità hanno attività anche contro questo insetto.


ACTINIDIA (POLPA VERDE)

DEROGA: in data 11/08/2022 è stata concessa deroga valida per l'intero territorio della regione Emilia-Romagna per l'esecuzione di un quinto intervento insetticida per il contenimento di Cimice Asiatica sulla coltura dell'actinidia.

CANCRO BATTERICO (Pseudomonas syringae p.v. Actinidiae). In caso di necessità (grandine o temporali) trattare con Poltiglia 20 WG Green (p.a. Solfato di rame al 20%, 20 gg. di carenza) o Poltiglia Disperss (p.a. Solfato di rame al 20%, 15 gg. di carenza) dose 2 kg/ha. Per tutti i prodotti a base di rame: max 4 kg di sostanza attiva rame/ha/anno.

CIMICE ASIATICA. Dove necessario trattare con Trebon Up dose 50 ml/hl e 0,5-0,7 litri/ha (p.a. Etofenprox, max 2 tratt./anno, 7 gg. di carenza) oppure con Decis Evo dose 30-50 ml/hl e 0,3-0,7 litri/ha (p.a. Deltametrina, max 3 tratt./anno da recente deroga, 7 gg. di carenza). Attenzione: concordare l'intervento con il tecnico di riferimento.


ACTINIDIA (POLPA GIALLA)

In caso di necessità di intervento contattare il tecnico di riferimento.


VITE

MAL DELL'ESCA. Si riscontra un'alta presenza della malattia. Si consiglia di:

  • contrassegnare le piante con sintomi per non potarle assieme a quelle sane;
  • nei casi di piante lievemente colpite (frequente negli impianti di 2-3 anni), si consiglia di asportare e distruggere la parte del ceppo invasa dal fungo eliminando totalmente il legno infetto, allevando un nuovo germoglio sano;
  • asportare ed eliminare le piante morte.

FLAVESCENZA DORATA. Oltre alla difesa su Scaphoideus titanus, il Servizio Fitosanitario Regionale prevede l'obbligo di estirpazione delle piante con sintomi della malattia.

Si raccomanda di procedere all'estirpo delle piante con sintomi sospetti in tutte le zone dichiarate focolaio anche in assenza di analisi di conferma come indicato dalla Determinazione del Settore fitosanitario e difesa delle produzioni n.2863 del 17/02/2022.

ZONE FOCOLAIO:

  • Provincia di Ravenna: intero territorio
  • Provincia di Forlì-Cesena: comuni di Castrocaro Terme, Dovadola, Forlì, Modigliana e Predappio

Fuori dalle zone focolaio della provincia di Forlì-Cesena estirpare ogni pianta con sintomi sospetti di Flavescenza presente nella unità vitate dei corpi aziendali in cui sono state riscontrate piante infette.

In caso di chiarimenti contattare il tecnico di zona.


OLIVO

OCCHIO DI PAVONE o CICLOCONIO. Per il controllo dell'occhio di pavone applicare in questa fase prodotti a base di rame. In caso di forti attacchi si consiglia di effettuare un trattamento a base di Poltiglia Disperss dose 170-400 g/hl e 2,5-6 kg/ha (p.a. Rame solfato, max 4 kg/ha di sostanza attiva/anno) o Poltiglia Manica 20 WG/PB dose 350-625 g/hl e 3,75-6,25 kg/ha (p.a. Rame solfato, max 4 kg/ha di sostanza attiva/anno). Le dosi riportate sono quelle di etichetta. In alternativa utilizzare Syllit 544 SC dose 125-165 ml/hl e 1,25-1,65 litri/ha (p.a. Dodina, max 2 tratt./anno) oppure Cabrio WG dose 0,5 kg/ha (p.a. Pyraclostrobin, max 2 tratt./anno).

ROGNA DELL'OLIVO. Trattare sulle varietà sensibili entro le 48 ore successive ad eventuali grandinate con Poltiglia Disperss dose 170-400 g/hl e 2,5-6 kg/ha (p.a. Rame solfato, max 4 kg/ha di sostanza attiva/anno) oppure Poltiglia Manica 20 WG/PB dose 350-625 g/hl e 3,75-6,25 kg/ha (p.a. Rame solfato, max 4 kg/ha di sostanza attiva/anno). Le dosi riportate sono quelle di etichetta.

LEBBRA. Con l'arrivo delle piogge, si riportano sporadiche infezioni di questa malattia che si manifesta sulle drupe con una tacca rotondeggiante depressa e scura. L'ingresso di questo patogeno avviene principalmente attraverso lesioni a carico dell'epidermide del frutto causate dalle punture di ovideposizione della mosca, da punture di altri insetti o da grandine ed è favorito dall' alto grado di umidità. La difesa anche in questo caso si basa su prodotti a base di Rame (prodotti e dosaggi vedi sopra) eventualmente in concomitanza con la difesa eseguita su Mosca. Sul piano agronomico è bene arieggiare la chioma per sfavorire lo sviluppo della malattia.

MOSCA DELL'OLIVO. La soglia di intervento è di 5-8 % di drupe con punture fertili (uova o larve) a seconda della produttività della pianta o in alternativa seguire le indicazioni dei bollettini regionali. Al momento, sull'intero territorio regionale, le catture sono in aumento e l'infestazione in quasi tutti casi è sopra la soglia di intervento. Si consiglia di intervenire con Spada WDG dose 159-212 g/hl e 3,19 kg/ha (p.a. Fosmet, prodotto revocato, smaltire le scorte entro il 01/11/2022) oppure con Epik SL dose 150 ml/hl e 1,5 litri/ha (p.a. Acetamiprid, max 2 tratt./anno). In alternativa utilizzare Spintor Fly (esca proteica a base di Spinosad) dose 1 litro di prodotto per 4 litri di acqua (con 5 litri di soluzione si tratta 1 ha di frutteto): si deve erogare una piccola quantità sulla chioma di ogni pianta sul versante esposto a sud-ovest. Ripetere l'intervento ogni 7-10 giorni oppure dopo piogge dilavanti. Si informa, inoltre, che è stato autorizzato l'uso eccezionale di Exirel Bait 2022 (proteine idrolizzate a base di Cyantraniliprole) impiegabile dal 15/07/2022 al 11/11/2022. Per l'applicazione contattare il tecnico di riferimento.


IRRIGAZIONE

Di seguito riportiamo i volumi indicativi per questo periodo.

SPECIE

Q.LI/HA DI ACQUA DA APPORTARE PER GIORNO

Melo

120-140

Actinidia

140-160

Albicocco - Ciliegio - Pero - Susino - Pesco*

60-80*

Per identificare al meglio i momenti e i volumi di distribuzione dell'acqua, è consigliata l'installazione di tensiometri o di sensori di umidità del terreno.

IRRIGAZIONE POST-RACCOLTA. Si consiglia di intervenire anche dopo la raccolta con apporti pari al 50% rispetto ai volumi normali. *Su ciliegio, albicocco, pero, susino e pesco  (raccolte completate) non si deve applicare la riduzione.


CONCIMAZIONE

CONCIMAZIONE AZOTATA AUTUNNALE

La concimazione azotata “autunnale” rappresenta un valido strumento per favorire l'accumulo di sostanze di riserva in radici, fusto e gemme a fiore.

Queste sostanze sono importanti per la ripresa vegetativa e la fioritura dell'anno successivo inoltre contribuiscono al superamento degli stress primaverili (abbassamenti termici, brinate).

Si riportano di seguito le epoche più idonee e i dosaggi per eseguire tali somministrazioni.

 

Specie

Epoca di somministrazione

% del totale da distribuire

Actinidia

10-15 ottobre

20%

Albicocco e Susino

10-15 settembre

20%

Pesco

10-15 settembre

20%

Melo e Pero

15-20 settembre

20%

Kaki

20-25 settembre

20%

Vite

20-25 settembre

20%

N.B. si ricorda di non intervenire oltre il 15 ottobre per l'actinidia e la vite e non oltre il mese di settembre per tutte le altre specie (epoche fissate come limite dal disciplinare).

 

FERTIRRIGAZIONE AUTUNNALE

Tale pratica consente di ottimizzare la somministrazione dell'apporto previsto. A tal proposito si consiglia di frazionare il quantitativo programmato in due interventi distanziati di 8 – 10 giorni, prima e dopo l'epoca indicata.

Dose consigliata di 20/30 unità per ettaro e comunque nel rispetto del quantitativo massimo ammesso per singola specie.

Concimi per apporti in copertura: Nitrato Ammonico 27%.

Concimi per fertirrigazione: Nitrato ammonico 34%, 30-0-0 (liquido), Urea.

 

CLOROSI FERRICA. In tutti quegli impianti soggetti a tale fisiopatia, è raccomandabile aggiungere alla concimazione azotata 5-10 grammi per pianta di CHELATO DI FERRO poiché le prove effettuate dimostrano che un intervento autunnale diminuisce il rischio di un precoce ingiallimento nella primavera successiva. Su actinidia si consiglia di associare al CHELATO DI FERRO un PRODOTTO A BASE DI AMINOACIDI per facilitarne l'assimilazione.

 

CONCIMAZIONE DI FONDO. Valutando lo stato di fertilità dei terreni della nostra zona, si evidenziano sempre più spesso situazioni di scarsa dotazione di vari elementi. Questi impoverimenti sono legati allo sfruttamento continuo da parte delle colture presenti, dalla troppo frequente lavorazione dei terreni e dalla concimazione spesso mal gestita. Il ripristino dei livelli ottimali per alcuni fondamentali elementi della fertilità come la sostanza organica, il fosforo o il potassio, si può ottenere con buoni risultati solo tramite apporti eseguiti in pre-impianto.

Essendo questo periodo caratterizzato dagli abbattimenti e dalla successiva preparazione per il nuovo impianto, è fondamentale predisporre ora la concimazione di fondo, valutando, tramite un'appropriata analisi del terreno, quali e quanti elementi sono da reintegrare.

Una nota a parte merita la somministrazione della sostanza organica: nel nostro comprensorio frutticolo, il Compost può trovare impiego per la fertilizzazione in pre-impianto a pieno campo o localizzata sul filare, distribuito in copertura, oppure, più efficacemente, interrato.

Comunque tramite l'ausilio dell'analisi del terreno è possibile valutare esattamente il quantitativo di sostanza organica d'apportare caso per caso.


 

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