Nota Tecnica del 23 ottobre 2020

È disponibile la Nota Tecnica del 23 ottobre 2020 con i consigli riguardanti la Difesa Integrata.

Nota Tecnica del 23 ottobre 2020

Le indicazioni riportate nella seguente nota tecnica fanno riferimento alle disposizioni contenute nei Disciplinari di Produzione Integrata della Regione Emilia-Romagna.


Attenersi scrupolosamente a tutte le indicazioni riportate sulle etichette dei prodotti fitosanitari (dosaggi ad ettolitro, dosaggi ad ettaro, quantità di miscela distribuibile per ettaro, intervalli fra i vari trattamenti, epoche di intervento, ecc.).​

In relazione alle autorizzazioni straordinarie concesse dal Ministero della Salute per un periodo di 120 giorni a decorrere dal 17/4/2020 per alcuni prodotti a base di Clorpirifos metile, informiamo i soci che potranno utilizzare i formulati commerciali SUNDEK CIMICE su pesco e pomacee oppure RELDAN 22 CIMICE ASIATICA solo su pesco, per il controllo della cimice asiatica, in osservanza delle proprie etichette.

La cooperativa Agrintesa richiede, in ogni caso, che i suddetti prodotti vengano distribuiti a non meno di 60 giorni dalla raccolta.

Chi è inserito nei Disciplinari di Produzione Integrata della Regione Emilia-Romagna dovrà tenere conto dei limiti di 2 trattamenti/anno: pertanto chi avesse eseguito un intervento prima della revoca del 16/4/2020 potrà eseguire solo un altro trattamento con Clorpirifos metile.

 

PESCO

BATTERIOSI. Intervenire ad intervalli di 12-15 giorni (in relazione all'andamento climatico, pioggia e umidità persistenti favoriscono la malattia) con Selecta Disperss dose 150-200 g/hl, cioè 2 kg/ha (p.a. Rame solfato, max 4 tratt./anno in vegetazione).

 

ALBICOCCO E SUSINO

BATTERIOSI. Intervenire ad intervalli di 12-15 giorni (in relazione all'andamento climatico, pioggia e umidità persistenti favoriscono la malattia) con Selecta Disperss dose 150-200 g/hl, cioè 2 kg/ha (p.a. Rame solfato, max 4 tratt./anno in vegetazione).

FITOPLASMI. In questo periodo è consigliabile controllare gli impianti e in presenza di piante con sintomi (precoce filloptosi) si consiglia di contattare il proprio tecnico di riferimento.

 

PERO

VALSA. Il cancro si osserva con maggior frequenza sul tronco e alla biforcazione delle branche, più raramente sui rami. Se viene colpito il tronco, la pianta è destinata a morire. Sui cancri più vecchi si formano le fruttificazioni picnidiche del fungo, visibili anche ad occhio nudo (punteggiature nere in rilievo): I picnidi sono ripieni di una sostanza gialla vischiosa, costituita dalle spore del fungo che, in presenza di umidità, fuoriescono dai picnidi formando lunghi cirri gialli che si stanno osservando in questi giorni. Controllare gli impianti ed eliminare le branche o le piante colpite.

CANCRI e DISSECCAMENTI RAMEALI. Eseguire due interventi: il primo al 20% e il secondo al 70% di caduta foglie con Poltiglia Disperss dose 170-500 g/hl e max 7,5 kg/ha o Poltiglia Manica 20 WG/PB dose 350-625 g/hl e max 6 kg/ha (p.a. Rame solfato, max 4 kg/ha/anno di sostanza attiva Rame). Nelle situazioni più a rischio (frutteti giovani o impianti colpiti) aggiungere Enovit Metil FL dose 90-100 ml/hl e 1,4 litri/ha (p.a. Tiofanate metile, max 2 tratt./anno dopo la raccolta).

 

MELO

GLOEOSPORIUM. In caso di clima particolarmente umido e piovoso è possibile trattare tra la prima e seconda raccolta di Pink Lady con Geoxe dose 30 g/hl e 0,45 kg/ha (p.a. Fludioxonil, max 2 tratt./anno, 3 gg. di carenza).

CANCRI e DISSECCAMENTI RAMEALI. Eseguire due interventi: il primo al 20% e il secondo al 70% di caduta foglie con Poltiglia Disperss dose 170-500 g/hl e max 7,5 kg/ha o Poltiglia Manica 20 WG/PB dose 350-625 g/hl e max 6 kg/ha (p.a. Rame solfato, max 4 kg/ha/anno di sostanza attiva Rame). Nelle situazioni più a rischio (frutteti giovani o impianti colpiti) aggiungere Enovit Metil FL dose 90-100 ml/hl e 1,4 litri/ha (p.a. Tiofanate metile, max 2 tratt./anno dopo la raccolta).

 

KAKI

MOSCA DELLA FRUTTA (Ceratitis capitata). Monitorare la presenza degli adulti tramite trappole. Intervenire a partire dall'invaiatura con Trebon Up dose 50 ml/hl (p.a. Etofenprox, 7 gg. di carenza, max 2 tratt./anno) oppure con Spintor Fly (esca proteica a base di Spinosad) dose 1 litro di prodotto per 4 litri di acqua (con 5 litri di soluzione si tratta 1 ha di frutteto): si deve erogare una piccola quantità sulla chioma di ogni pianta sul versante esposto a sud-ovest. Ripetere l'intervento ogni 7-10 giorni oppure dopo piogge dilavanti. In alternativa, impiegare delle esche attrattive innescate con p.a. Deltametrina (Magnet Med, 50-75 unità/ha oppure Decis Trap 50-75 unità/ha).

 

ACTINIDIA

DEROGA: in data 2/10/2020 è stata concessa deroga valida per l'intero territorio della regione Emilia-Romagna per applicazioni localizzate al suolo della s.a. Acybenzolar-s-methyl per il contenimento del CANCRO BATTERICO (Pseudomonas syringae pv. actinidiae) su actinidia.

CANCRO BATTERICO (Pseudomonas syringae p.v. Actinidiae). La difesa chimica, basata sull'impiego di prodotti contenenti rame metallo sotto forma di solfato (poltiglie bordolesi), contribuisce a contenere la diffusione della malattia. Intervenire in post-raccolta con Poltiglia 20 WG Green dose 100-200 g/hl e max 2 kg/ha (p.a. Solfato di rame al 20%, 15 gg. di carenza) o Poltiglia Disperss dose 100-250 g/hl e max 2,5 kg/ha (p.a. Solfato di rame al 20%, 7 gg. di carenza). Per tutti i prodotti a base di rame: max 4 kg di sostanza attiva rame/ha/anno. In caso di eventi metereologici avversi, in particolare grandine, intervenire anche subito dopo. Intervenire anche in post raccolta e a 20 giorni dal precedente con Bion 50 WG dose 200 g/ha (p.a. Acibenzolar-s-methyl, 15 gg di carenza, max 6 e max 8 tra fogliare e radicale).

 

VITE

MAL DELL'ESCA. L'andamento stagionale ha favorito lo sviluppo dei patogeni responsabili della malattia e attualmente in molti vigneti, anche di giovane età, il problema si manifesta in modo preoccupante.

Si consiglia di:

  • contrassegnare le piante con sintomi per non potarle assieme a quelle sane;
  • nei casi di piante lievemente colpite (frequente negli impianti di 2-3 anni), si consiglia di asportare e distruggere la parte del ceppo invasa dal fungo eliminando totalmente il legno infetto, allevando un nuovo germoglio sano;
  • asportare ed eliminare le piante morte.

 

CONCIMAZIONE AZOTATA AUTUNNALE

La concimazione azotata autunnale rappresenta un valido strumento per favorire l'accumulo di sostanze di riserva in radici, fusto e gemme a fiore. Queste sostanze sono importanti per la ripresa vegetativa e la fioritura dell'anno successivo e, inoltre, contribuiscono al superamento degli stress primaverili (abbassamenti termici, brinate).

Si riportano di seguito le epoche più idonee e i dosaggi per eseguire tali somministrazioni.

SPECIE EPOCA DI SOMMINISTRAZIONE % DEL TOTALE DA DISTRIBUIRE
Actinidia 10-15 ottobre 20%
Albicocco e Susino 15-25 settembre 20%
Pesco 15-25 settembre 20%
Melo e Pero 15-25 settembre 20%
Kaki 15-25 settembre 20%
Vite 15-25 settembre 20

N.B. si ricorda di non intervenire oltre il 15 ottobre per l'actinidia e la vite e non oltre il mese di settembre per tutte le altre specie (epoche fissate come limite dal disciplinare).

 

FERTIRRIGAZIONE AUTUNNALE

Tale pratica consente di ottimizzare la somministrazione dell'apporto previsto. A tal proposito si consiglia di frazionare il quantitativo programmato in due interventi distanziati di 7 giorni.

Dose consigliata di 20-30 unità per ettaro e comunque nel rispetto del quantitativo massimo ammesso per singola specie.

Concimi per apporti in copertura: Nitrato Ammonico 27%.

Concimi per fertirrigazione: Nitrato ammonico 34%, 30-0-0 (liquido).

 

CLOROSI FERRICA. In tutti quegli impianti soggetti a tale fisiopatia, è raccomandabile aggiungere alla concimazione azotata 10 -15 grammi per pianta di chelato di ferro poiché le prove effettuate dimostrano che un intervento autunnale diminuisce il rischio di un precoce ingiallimento nella primavera successiva. Su actinidia si consiglia di associare al chelato di ferro un prodotto a base di aminoacidi o acidi umici per facilitarne l'assimilazione.

 

CONCIMAZIONE DI FONDO

Valutando lo stato di fertilità dei terreni della nostra zona, si evidenziano sempre più spesso situazioni di scarsa dotazione di vari elementi. Questi impoverimenti sono legati allo sfruttamento continuo da parte delle colture presenti, dalla troppo frequente lavorazione dei terreni e dalla concimazione spesso mal gestita.

Il ripristino dei livelli ottimali per alcuni fondamentali elementi della fertilità come la sostanza organica, il fosforo o il potassio, si può ottenere con buoni risultati solo tramite apporti eseguiti in pre-impianto.

Essendo questo periodo caratterizzato dagli abbattimenti e dalla successiva preparazione per il nuovo impianto, è fondamentale predisporre ora la concimazione di fondo, valutando, tramite un'appropriata analisi del terreno, quali e quanti elementi sono da reintegrare.

Una nota a parte merita la somministrazione della sostanza organica: nel nostro comprensorio frutticolo, il Compost può trovare impiego per la fertilizzazione in pre-impianto a pieno campo o localizzata sul filare, distribuito in copertura o, più efficacemente, interrato.

Comunque tramite l'ausilio dell'analisi del terreno è possibile valutare esattamente il quantitativo di sostanza organica da apportare .

In caso di impiego di composti organici non meglio identificati, è consigliabile eseguire un'analisi chimica del prodotto per valutare le sue caratteristiche intrinseche ed eventuali problematiche (pH, salinità, conducibilità elettrica, ecc.).

 

 

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