Bollettino Biologico 2 maggio 2025
È disponibile il Bollettino Biologico del 2 maggio 2025.
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CONCIMAZIONEIndicazioni di carattere generale per la concimazione degli impianti frutti-viticoli Gestione e fertilizzazione del suolo (Reg.UE 2018/848) “Nella produzione biologica vegetale si impiegano tecniche di lavorazione del suolo e pratiche colturali atte a salvaguardare o ad aumentare il contenuto di sostanza organica del suolo, ad accrescerne la stabilità e la biodiversità, nonché a prevenirne la compattazione e l'erosione.” La fertilità e l'attività biologica del suolo sono mantenute e potenziate mediante la rotazione pluriennale delle colture, sovesci e la concimazione con effluenti di allevamento o con sostanza organica. Se con queste pratiche le esigenze nutrizionali dei vegetali non possono essere soddisfatte, è consentito utilizzare unicamente, e solo nella misura necessaria, i concimi e gli ammendanti autorizzati. Altre indicazioni:
ATTENZIONE AI CONCIMI. Per i prodotti “commerciali”, si deve verificare che abbiano riportata sulla confezione e sulla bolla di acquisto la frase “Consentito in Agricoltura Biologica”. Se si acquistano prodotti palabili (matrici organiche sfuse), farsi rilasciare SEMPRE l'analisi del prodotto (aggiornata). Per indicazioni relative alla concimazione degli impianti frutti-viticoli si rimanda alle schede dettagliate pubblicate a seguito di questo bollettino.
Attenersi scrupolosamente a tutte le indicazioni riportate sulle etichette dei prodotti fitosanitari (dosaggi ad ettolitro, dosaggi ad ettaro, quantità di miscela distribuibile per ettaro, intervalli fra i vari trattamenti, epoche di intervento, ecc.).
N.B. In questo periodo gli interventi fitosanitari vanno eseguiti nelle ore più calde della giornata. CILIEGIOAFIDE NERO. Le formiche esercitano un'azione di protezione delle colonie di afidi difendendoli da predatori e parassitoidi. Monitorare gli impianti facendo attenzione sia alla presenza di afidi, ma anche di formiche e di insetti utili. È buona pratica impedire la salita di formiche applicando un sottile anello di colla sul tronco in modo da formare una barriera. Intervenire da completa caduta petali impiegando piretrine pure, es. Asset Five dose 64 ml/hl e 0,96 litri/ha o Pyganic 1.4 dose 150-250 ml/hl e max 2,5 litri/ha (max 3 tratt./anno) eventualmente in miscela ad olio minerale (a debita distanza da interventi con zolfo). Non miscelare il piretro con prodotti a reazione alcalina. È un prodotto fotolabile: intervenire solo nelle ore serali. È possibile in alternativa impiegare Azadiractina: es. Oikos dose 75-150 ml/hl e 1-1,5 litri/ha (acidificare l'acqua, non miscelare con altri prodotti, aprire anche gli ugelli più bassi, da etichetta: max 3 tratt./anno). MOSCA DELLE CILIEGIE. Monitorare la presenza degli adulti con trappole cromotropiche gialle, avendo cura di applicarle nella zona a sud ovest del ceraseto. Si può ricorrere alla cattura massale con la tecnica attract and kill con le trappole attivate con Deltametrina, es Magnet Med 50-75 unità/ha o Decis Trap 50-80 unità/ha. MOSCERINO DEI PICCOLI FRUTTI (Drosophila suzukii). Si ricorda che la pratica di sfalciare il prato sottostante le piante è una pratica necessaria per salvaguardare i pronubi e riveste un ruolo indispensabile per il controllo del fitofago in quanto si creano condizioni sgradite agli adulti della drosofila. Si segnalano le catture degli adulti, le condizioni climatiche sono favorevoli allo sviluppo dell'insetto. Non intervenire prima della fase di invaiatura questo insetto colpisce i frutti a maturazione. Allo scopo di monitoraggio o di cattura massale è possibile montare all'interno del frutteto dei contenitori riempiti di aceto di mele. Interventi a base di Spinosad effettuati nei confronti di altre avversità sono efficaci anche contro questo fitofago. ALBICOCCOBATTERIOSI. Intervenire, nei frutteti interessati dalla malattia e nelle varietà sensibili, ad intervalli di 10-15 giorni in relazione a periodi umidi e piovosi con Selecta Disperss dose 100 g/hl e 1 kg/ha (p.a. Solfato di rame). Mantenere una distanza di almeno 3-4 giorni da concimi fogliari. Trattare su pianta asciutta evitando il gocciolamento (volume di acqua 600-800 litri/ha). MACULATURA ROSSA. Raggiunta la soglia per il termine della suscettibilità della pianta alle infezioni. Rischio sporulazione e infezione al momento: NULLO. NERUME. Le infezioni possono verificarsi a partire dalla scamiciatura in condizioni termiche da 10 a 30°C (optimum di 20-25°C) e bagnature superiori a 12 ore. Alto rischio sporulazione in caso di bagnature prolungate e nebbie persistenti. Rischio sporulazione e infezione al momento: MEDIO-ALTO. OIDIO, NERUME e MONILIA. Intervenire in previsione di pioggia o entro 72 ore e/o comunque ogni 7-8 giorni con Zolfo es. Thiopron dose 300 ml/hl oppure Tiovit Jet dose 300-400 g/hl. (dose più alta valida per la collina, comunque non più di 7-8 giorni di attività). Per maculatura, intervenire prima di una eventuale pioggia. AFIDI. Effettuare frequenti monitoraggi. In caso di presenza valutare l'intervento con Azadiractina, ad es. Neemazal-T/S dose 2-3 litri/ha (acidificare l'acqua, non miscelare con altri prodotti; da etichetta max 3 tratt./anno). In alternativa è possibile eseguire lavaggi con saponi (es. Sapone molle, Savon) a dosaggio variabile a seconda dei prodotti commerciali: gli interventi vanno ripetuti periodicamente alla ricomparsa degli afidi, prima della formazione di colonie all'interno di foglie accartocciate. In assenza di insetti utili si può impiegare anche Piretro, ad es. Asset Five dose 64 ml/hl e 0,96 litri/ha oppure Pyganic 1.4 dose 250 ml/ha e max 2,5 litri/ha oppure Asset Duo dose 160 ml/hl e 2,4 litri/ha (max 3 tratt./anno). È un prodotto fotolabile: intervenire preferibilmente in serata. CIDIA MOLESTA. Primo volo al termine; ovideposizione 51-76%; nascita larvale 27-59%. ANARSIA. È iniziato lo sfarfallamento. FORFICULE. Nel caso di danni riscontrati nell'anno precedente, si consiglia di applicare un sottile anello di colla Rampastop sul tronco delle piante in modo da formare una barriera. È stata realizzata anche una macchina per la distribuzione della colla disponibile presso Vulcano s.r.l. (Faenza). Per ulteriori informazioni contattare l'ufficio tecnico. PESCOAFIDI. Controllare bene i germogli in allungamento per verificare la presenza di afidi, non si riscontrano, al momento, infestazioni. In caso di presenza intervenire a caduta petali, quando inizia ad allungarsi la vegetazione, con Azadiractina, ad es. Neemazal-T/S dose 2-3 litri/ha (acidificare l'acqua, non miscelare con altri prodotti, da etichetta: max 3 tratt./anno). In alternativa è possibile eseguire lavaggi ad esempio con Flipper dose 1 litro/hl (p.a. Sali potassici di acidi grassi, da etichetta: max 5 tratt./anno) oppure con Sapone molle dose 0,5-1 litri/hl a seconda dei prodotti commerciali: gli interventi vanno ripetuti periodicamente alla ricomparsa degli afidi, prima della formazione di colonie all'interno di foglie accartocciate. OIDIO e NERUME. Intervenire prima della pioggia e comunque ogni 7-8 giorni con Zolfo: per i primi trattamenti impiegare Thiopron dose 300 ml/hl poi proseguire con Tiovit Jet o Microthiol Disperss dose 400 g/hl. NERUME. Le infezioni possono verificarsi a partire dalla scamiciatura in condizioni termiche da 10 a 30°C (optimum di 20-25°C) e bagnature superiori a 12 ore. Alto rischio sporulazione in caso di bagnature prolungate e nebbie persistenti. Rischio sporulazione e infezione al momento: ALTO. CANCRI RAMEALI. Temperatura per le piogge della settimana ancora limitante. A parità di temperatura, la sporulazione di P. amygdali è in funzione della bagnatura fogliare. Tanto più prolungata quanto più abbondante è la sporulazione. Rischio di sporulazione e infezione al momento: MEDIO-ALTO. BATTERIOSI. Condizioni climatiche favorevoli all'infezione sono caratterizzate del numero di ore di bagnatura entro un intervallo di temperatura da 14-15°C a 25°C (optimum 20°C). Rischio infettivo al momento: MEDIO-ALTO. BATTERIOSI, CORINEO e CANCRI RAMEALI. Intervenire nei frutteti interessati dalla malattia e nelle varietà sensibili, ad intervalli di 10-15 giorni in relazione a periodi umidi e piovosi con Selecta Disperss dose 100 g/hl e 1 kg/ha (p.a. Solfato di rame), è importante impiegare questo formulato in quanto meno fitotossico sulla vegetazione. Mantenere una distanza di almeno 3-4 giorni da concimi fogliari. Trattare su pianta asciutta evitando il gocciolamento (volume di acqua 600-800 litri/ha). CIDIA MOLESTA. Primo volo al termine; ovideposizione 51-76%; nascita larvale 27-59%. ANARSIA. È iniziato lo sfarfallamento. FORFICULE. Nel caso di danni riscontrati nell'anno precedente, si consiglia di applicare ora un sottile anello di colla Rampastop sul tronco delle piante in modo da formare una barriera. SUSINONERUME. Le infezioni possono verificarsi in condizioni termiche da 10 a 30°C (optimum di 20-25°C) e bagnature superiori a 12 ore. Eseguire un primo intervento da inizio scamiciatura e proseguire, possibilmente in preventivo sulle piogge, o comunque ogni 8-10, con almeno 2-3 interventi. Impiegare Zolfo, ad es. Tiovit Jet o Microthiol Disperss dose 300-400 g/hl oppure Thiopron dose 3 litri/ha. AFIDI. Monitorare la presenza e da completa caduta petali intervenire con Piretro, es. Asset Five dose 64 ml/hl e 0,96 litri/ha oppure Pyganic 1.4 dose 250 ml/ha e max 2,5 litri/ha aggiungendo olio estivo per aumentarne l'efficacia (0,5-1 litri/hl); prodotto fotolabile, intervenire preferibilmente in serata. È possibile in alternativa impiegare Azadiractina: es. Oikos, dose 75-150 ml/hl e 1-1,5 litri/ha (acidificare l'acqua, non miscelare con altri prodotti, aprire anche gli ugelli più bassi, da etichetta: max 3 tratt./anno). CIDIA FUNEBRANA. Primo volo 93-100%; ovideposizione 60-90%; nascita larvale -. EULIA. Intervenire in caso di danni negli anni precedenti con Bacillus thuringiensis, ad es. Costar WG dose 100 g/hl. Primo volo terminato; ovideposizione terminata; nascita larvale 69-99%. MELOCOLPO DI FUOCO BATTERICO. Si consiglia di ispezionare accuratamente i frutteti, asportare tutti gli organi colpiti tagliando ad almeno 40-50 cm dal punto di ingresso del batterio per arrestarne la diffusione lungo i vasi legnosi. Le infezioni fiorali di colpo di fuoco batterico avvengono per la contemporanea presenza di tre fattori:
Intervenire in preventivo sulle piogge con Rame solfato, ad es. Poltiglia Disperss dose 200-250 g/hl e 2,5-5 kg/ha. TICCHIOLATURA. Potenziale ascosporico già rilasciato: circa 98%. La percentuale delle ascospore maturate e in grado di essere rilasciate alla prossima pioggia, al momento, è stimata al 1 %. Rischio infettivo in caso di pioggia ALTO. Intervenire in preventivo sulle piogge con Rame solfato, ad es. Poltiglia Disperss dose 200-250 g/hl e 2,5-5 kg/ha.
* Se si impiega Polisolfuro o Zolfo, mantenere la distanza di almeno 10 giorni dall'impiego di olio. Gradi ora = somma di tutte le temperature medie orarie dall'inizio del momento infettante, quindi dall'inizio della pioggia o dal momento in cui si considera dilavata la copertura effettuata in preventivo (es. ad una temperatura media di 10°C si hanno a disposizione 25-30 ore per intervenire). Con temperature superiori/inferiori, il tempo utile si riduce/aumenta proporzionalmente. OIDIO. Intervenire sulle varietà più sensibili (es. Granny Smith, Modì, Pink, gruppo Imperatore) e nei meleti dove sia presente la malattia con Zolfo, es. Thiopron dose 300-500 ml/hl e 3-5 litri/ha. AFIDE GRIGIO. Tenere controllati gli impianti e intervenire in post-fioritura con azadiractina: utilizzare Neemazal-T/S dose 2-3 litri/ha oppure Oikos dose 75-150 ml/hl e 1-1,5 litri/ha (acidificare l'acqua, non miscelare con altri prodotti, aprire anche gli ugelli più bassi, da etichetta: max 3 tratt./anno). EULIA. Nelle aziende che hanno riscontrato problemi nelle annate precedenti, è possibile intervenire con Bacillus thuringiensis, ad es. CoStar WG o DiPel DF dose 100 g/hl e 1 kg/ha. Primo volo terminato; ovideposizione terminata; nascita larvale 69-99%. CARPOCAPSA. Si ricorda di installare le trappole per monitorare il volo ed affrettarsi ad effettuare le chiusure degli impianti ALTCARPO. Nelle zone più calde a partire dalla prossima settimana intervenire con Virus della Granulosi, ad es. Carpovirusine Plus dose 100 ml/hl e 1 litro/ha oppure Madex Top dose 50-100 ml/ha. Primo volo 40-92%; ovideposizione 4-41%; nascita larvale 0-3%. PEROCOLPO DI FUOCO BATTERICO. Si consiglia di ispezionare accuratamente i frutteti, asportare tutti gli organi colpiti tagliando ad almeno 40-50 cm dal punto di ingresso del batterio per arrestarne la diffusione lungo i vasi legnosi. Le infezioni fiorali di colpo di fuoco batterico avvengono per la contemporanea presenza di tre fattori:
La temperatura si approssima al valore ottimale (15,5°C) per lo sviluppo di Erwinia amylovora. Rischio infettivo in previsione delle piogge della prossima settimana: MOLTO ALTO. Pertanto si prevede un rischio infettivo elevato in caso di fioriture secondarie, temporali o grandine. Intervenire in preventivo sulle piogge con Rame solfato, ad es. Poltiglia Disperss dose 200-250 g/hl e 2,5-5 kg/ha. TICCHIOLATURA. Il potenziale di inoculo ascosporico di V. pyrina ha una coda di rilascio più lunga, nel tempo, rispetto a Venturia inaequalis su melo. Pertanto, quando il potenziale ascosporico di V. inaequalis si esaurisce, quello di V. pyrina potrebbe protrarsi per circa 1-2 settimane. Rischio infettivo in caso di pioggia: ALTO. Intervenire in preventivo sulle piogge con Rame solfato, ad es. Poltiglia Disperss dose 200-300 g/hl e 2,5-5 kg/ha eventualmente in miscela con Zolfo ad es. Thiopron dose 3-5 litri/ha. Negli appezzamenti con importante presenza di inoculo intervenire anche in tempestivo dopo le piogge, entro i 250-300 gradi ora, con Polisolfuro di Calcio Polisenio dose 1,5 kg/hl e 18 kg/ha. Gradi ora = somma di tutte le temperature medie orarie dall'inizio del momento infettante, quindi dall'inizio della pioggia o dal momento in cui si considera dilavata la copertura effettuata in preventivo (es. ad una temperatura media di 10°C si hanno a disposizione 25-30 ore per intervenire). Con temperature superiori/inferiori, il tempo utile si riduce/aumenta proporzionalmente. MACULATURA BRUNA. Temperature ancora non propriamente ottimali per la sporulazione di Stemphylium vesicarium. Rischio infettivo: MEDIO. È possibile sanificare il cotico erboso impiegando Trichoderma spp. Per i trattamenti con Trichoderma spp. è importante che le temperature siano stabili sopra i 10°C ed in previsione di pioggia. Inoltre, è necessaria la preventiva attivazione del prodotto in acqua 24 ore prima del trattamento e l'applicazione in previsione di una possibile pioggia. I trattamenti effettuati in questa fase contro la TICCHIOLATURA sono attivi anche nei confronti della MACULATURA. AFIDI. In presenza di afidi e assenza di ausiliari è possibile intervenire con Asset Five dose 64 ml/hl e 0,96 litri/ha oppure con Pyganic 1.4 dose 250 ml/ha e max 2,5 litri/ha oppure Asset Duo dose 160 ml/hl e 2,4 litri/ha (p.a. Piretro, max 3 tratt./anno) aggiungendo olio estivo per aumentarne l'efficacia (0,5-1 litri/hl); prodotto fotolabile, intervenire preferibilmente in serata. È possibile anche impiegare Azadiractina solo sulle varietà in cui non risulta fitotossico (William-Kaiser): Neemazal-T/S dose 2-3 litri/ha oppure Oikos dose 75-150 ml/hl e 1-1,5 litri/ha (acidificare l'acqua, non miscelare con altri prodotti, aprire anche gli ugelli più bassi, da etichetta: max 3 tratt./anno). EULIA. Nelle aziende che hanno riscontrato problemi nelle annate precedenti, è possibile intervenire con Bacillus thuringiensis, ad es. CoStar WG o DiPel DF dose 100 g/hl e 1 kg/ha. Primo volo terminato; ovideposizione terminata; nascita larvale 69-99%. CARPOCAPSA. Si ricorda di installare le trappole per monitorare il volo ed affrettarsi ad effettuare le chiusure degli impianti ALTCARPO. Nelle zone più calde a partire dalla prossima settimana intervenire con Virus della Granulosi, ad es. Carpovirusine Plus dose 100 ml/hl e 1 litro/ha oppure Madex Top dose 50-100 ml/ha. Primo volo 40-92%; ovideposizione 4-41%; nascita larvale 0-3%. KAKISESIA. Si ricorda di attivarsi per l'acquisto dei nematodi entomopatogeni (Steinerema carpocapsae, Steinerema Feltiae) che nel caso sono da ordinare. Questi devono essere irrorati seguendo le indicazioni riportate in etichetta, in concomitanza di elevata umidità e temperatura non inferiore a 12°C per almeno 8 ore; la loro azione si protrae per 4-6 settimane dopo l'applicazione. L'ideale è l'applicazione durante una pioggia o subito dopo. ACTINIDIACANCRO BATTERICO (Pseudomonas syringae p.v. Actinidiae). Potenziale di raddoppiamento batterico in aumento. Avviene in funzione del numero di ore di bagnatura in un range termico di 10-25°C (optimum di 20°C). Rischio infettivo: MEDIO. La difesa chimica, basata sull'impiego di prodotti contenenti rame solfato (poltiglie bordolesi), contribuisce a contenere la diffusione della malattia. Intervenire dopo la potatura secca (entro 24-36 ore) e ripetere a gemma cotonosa anticipando possibilmente una pioggia: trattare con Poltiglia 20 WG Green o Poltiglia Disperss dose 2-4 kg/ha (p.a. Solfato di rame al 20%). BOTRITE. A partire dalla fase di “bottone bianco”, in previsione di pioggia è consigliabile intervenire con Bacillus subtilis, es. Serenade ASO dose 4-8 litri/ha, o con Eugenolo + Timolo + Geraniolo, es. 3Logy dose 4 litri/ha oppure durante la fioritura con Bicarbonato di potassio (il prodotto commerciale Karma 85 ha ottenuto l'uso eccezionale dal 31 marzo 2025 al 28 luglio 2025). EULIA. Primo volo terminato; ovideposizione terminata; nascita larvale 69-99%. VITEPERONOSPORA. Comparsi i sintomi di peronospora relativi alle infezioni causate dalle piogge del 15-18 aprile. Il potenziale di inoculo oosporico va dal 60-70% nelle province occidentali al 85-92% nelle province orientali. Rischio infettivo per eventuali piogge del 4-5 maggio: ALTO. In previsione di pioggia e sulle varietà recettive intervenire con Solfato di rame al 20%, ad es. Poltiglia Disperss dose 200 g/hl e 2 kg/ha. OIDIO. Possibile comparsa di sintomi di oidio. Le infezioni di oidio primarie si verificano con piogge > 2,5 mm e temperatura >10°C. Il potenziale di inoculo ascosporico va dal 30 al 50% di maturazione. Rischio infettivo in presenza di pioggia: ALTO. Nelle aziende in cui si sono verificate infezioni di oidio nello scorso anno si consiglia di iniziare le coperture, senza aspettare le condizioni idonee per il primo intervento nei confronti di peronospora. Gli interventi sono da fare con modalità preventive per il controllo del micelio svernante. Intervenire con Zolfo, ad es. Microthiol Disperss dose 600 g/hl. COCCINIGLIA. Per chi ha intenzione di eseguire il contenimento tramite confusione sessuale, si consiglia di installare gli erogatori (indicativamente alla metà di aprile) e per chi intende utilizzare il parassitoide Anagyrus vladimiri (pseudococci) occorre programmarne l'acquisto (da effettuare indicativamente a partire dalla fine di aprile e secondo le indicazioni del produttore). TIGNOLETTA. Programmare l'installazione degli erogatori qualora si intenda utilizzare la confusione sessuale e l'installazione delle trappole per il monitoraggio. Primo volo 86-100%; ovideposizione 18-58%; nascita larvale 1-19%. OLIVOOCCHIO DI PAVONE O CICLOCONIO. Effettuare un trattamento a base di Rame solfato, es. Poltiglia Disperss dose 400 g/hl e 2,5-6 kg/ha oppure Poltiglia Manica 20 WG/PB dose 400 g/hl e 3,75-6,25 kg/ha. ROGNA DELL'OLIVO. Trattare le varietà sensibili entro le 48 ore successive ad eventi atmosferici importanti e dopo la potatura con Rame solfato, es. Poltiglia Disperss dose 400 g/hl e 2,5-6 kg/ha oppure Poltiglia Manica 20 WG/PB dose 400 g/hl e 3,75-6,25 kg/ha. FLEOTRIBO. Un valido ed efficace sistema di lotta preventiva è quello di mantenere gli olivi sempre in condizioni ottimali di sviluppo, eliminando con la potatura annuale le parti della pianta indebolite o danneggiate. Il legno tagliato con la potatura primaverile rappresenta esso stesso un potenziale focolaio di sviluppo dell'insetto. Lasciare quindi i residui di potatura sotto la pianta dell'ulivo fino alla fine del mese di aprile, rappresenta una corretta pratica agronomica per attirare su di essi gli adulti della prima generazione e procedere poi tempestivamente alla loro raccolta e bruciatura. TRAPIANTI (finocchio, sedano e lattuga)Effettuare il bagno delle piantine pre-trapianto con Azadiractina (Neemazal T/S o Oikos) e/o inoculo di funghi micorrizici del tipo Micosat o formulati a base di Trichoderma (sono formulazioni registrate come fertilizzanti, verificare sempre che la composizione scelta sia ammessa in agricoltura biologica). LATTUGALIMACCE. Distribuire in post trapianto esca lumachicida Derrex oppure Sluxx (p.a. Fosfato ferrico) attenendosi a dosi ed indicazioni di etichetta. Distribuire prima di stendere la pacciamatura e distribuire il prodotto tra le gambe e le testate delle serre. Ripetere l'applicazione se viene sciolto dalle piogge. AFIDI. Monitorare la presenza delle forme alate che potrebbero arrivare ed intervenire con Neemazal TS dose 200-300 ml/hl oppure con Oikos dose 100-200 ml/hl (p.a. Azadiractina, max 3 tratt./anno) ed eventualmente Piretro, ad esempio Asset Duo o Biopiren Plus dose 160 ml/hl e 1,28 litri/ha. È importante bagnare bene anche alla base del cespo (in fase di ingrossamento cespo). Ripetere dopo 15 giorni. N.B.: in questo periodo effettuare il trattamento nelle ore più calde. BOTRITE, SCLEROTINIA e MARCIUMI. Monitorare la presenza alla base del cespo. Favorire arieggiamento e asciugatura regolando l'apertura e chiusura delle serre. Preventivamente, alla prima comparsa dei sintomi, intervenire con Amylo-X dose 1,5-2,5 kg/ha (p.a. Bacillus amyloliquefacIens, max 6 tratt./anno) oppure con Serenade Aso dose 4-8 litri/ha (p.a. Bacillus subtilis, max 4 tratt./anno) oppure si può ricorrere all'uso della Propoli. BREMIA. Monitorare la presenza e intervenire con Vacciplant dose 1 litro/ha (p.a. Laminarina, con volumi d'acqua > 500 litri/ha mantenere una concentrazione di 0,2 litri/hl), utilizzabile dalla terza foglia vera aperta a raccolta. Applicare come trattamento preventivo dallo stadio 3 foglie. Eseguire da 2 a un massimo di 6 trattamenti, con volumi d'acqua 400-1000 litri, con cadenza 7-10 giorni. POMODOROTUTA ABSOLUTA. Prenotare gli erogatori per la confusione sessuale, Isonet T dose 800-1000 erogatori/ha oppure Tutatec dose 200-300 erogatori/ha.
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