Bollettino Biologico 8 novembre 2024

È disponibile il Bollettino Biologico dell'8 novembre 2024.

Bollettino Biologico 8 novembre 2024

DOCUMENTAZIONE AZIENDALE

Inoltrare via mail tutti i documenti relativi alla certificazione (silvia.baldisarri@agrintesa.com; arnaldo.fazzini@agrintesa.com).

ATTENZIONE! Con DM del 29 luglio 2024 prot. 0341205, è stata prorogata al 30 agosto la scadenza per la presentazione delle Domande PAC e degli interventi agro-clima-ambientali (SRA e TO) e al 24 settembre il termine ultimo per la presentazione delle domande tardive.

PROROGA DEI PROGRAMMI DI PRODUZIONE (PAP). Con Decreto n. 0385005 del 26 agosto 2024 il termine di presentazione dei Programmi di produzione bio (PAP) è stato prorogato al 24 settembre 2024.


CONCIMAZIONI AUTUNNALI

Si consiglia di impiegare, preferibilmente:

  • Letame*, proveniente da allevamenti non industriali;
  • Compost*, con elevato rapporto CARBONIO/AZOTO (>15) e bassa Salinità (<50meq/100g), controllando il contenuto di metalli pesanti;
  • Digestato*, purché rispetti i limiti minimi: sostanza organica (20% s.s.), fosforo (0,4% s.s.), azoto (1,5% s.s.) e assenza di salmonella.

*N.B.: se tali prodotti non provengono da aziende biologiche, devono essere corredati di dichiarazione di conformità del produttore.

In caso di impossibilità a reperire e/o distribuire prodotti palabili preferire pellettati ammendanti di origine animale (evitare le matrici vegetali, anche se più economiche).

ATTENZIONE AI CONCIMI. Per i prodotti “commerciali”, si deve verificare che abbiano riportata sulla confezione e sulla bolla di acquisto la frase “Consentito in Agricoltura Biologica”. Inoltre si può verificare l'autorizzazione del prodotto in BIO tramite la Banca DATI del SIAN (www.sian.it/vismiko/jsp/indexConsultazione.do). Se si acquistano prodotti palabili (matrici organiche sfuse), farsi rilasciare SEMPRE l'analisi del prodotto (aggiornata).


SOVESCI AUTUNNALI

In agricoltura biologica il sovescio è da considerare pratica estremamente importante ai fini di apportare elementi nutritivi e migliorare la struttura del terreno tramite l'esplorazione degli apparati radicali. Il sovescio può essere effettuato in diverse situazioni e condizioni:

  • pre-impianto o avvicendamento sia per seminativi e orticole che per frutteti, utile per l'apporto di sostanza organica e azoto, strutturazione del terreno e per le funzioni biocide delle brassicacee;
  • interfilare in frutteti, utile per l'aumento di sostanza organica, rifugio per gli insetti utili come predatori, parassitoidi e impollinatori.

In particolare nel frutteto può essere adattato a varie esigenze, si può fare a file alterne e può essere considerato anche per le aziende che non intendono effettuare lavorazioni: è infatti possibile ricorrere al solo sfalcio e utilizzare la biomassa prodotta come “pacciamatura” del suolo. Tale pratica, inoltre, contribuisce a conservare il terreno più fresco ed evitare la perdita di acqua.

Per attivare molte delle sue funzioni biologiche, legate alla presenza e sviluppo della microflora e microfauna utile, si consiglia di seminare entro la fine del mese di ottobre così da garantire un ciclo vegetativo lungo e una maggiore quantità di biomassa.

Scelta delle specie vegetali: è consigliabile utilizzare il maggior numero di specie diverse, miscelando leguminose (che fisseranno l'azoto atmosferico) a graminacee (che tratterranno con l'apparato radicale parte dei nitrati che con le piogge potrebbero andare persi) e a crucifere (che sviluppano anche con le basse temperature). Sfruttando poi le varie fioriture come rifugio per insetti utili, come predatori, parassitoidi e pronubi.

Esempio di miscuglio: ORZO 80 kg/ha + FAVINO 50 kg/ha + RAFANO 15 kg/ha

Esistono anche miscugli commerciali già pronti, oppure bisogna procurarsi le diverse sementi separatamente. In questo periodo si possono seminare, oltre al miscuglio di esempio: favino, cicerchia, veccia, lupino invernale, lenticchia invernale, segale, avena invernale, frumento, colza, ravizzone, senape, erba cipollina, rucola, spinacio.

Semente: utilizzare seme biologico o convenzionale non trattato con prodotti non consentiti (facendo richiesta di deroga sul portale SIAN, in autonomia o tramite la propria associazione), attenzione alle specie in LISTA ROSSA (vedi paragrafo successivo).


SEMENTI BIOLOGICHE E RICHIESTE DI DEROGA

Dal 01/01/2023 le specie in LISTA ROSSA sono: frumento duro, frumento tenero, orzo, avena comune e bizantina, farro dicocco e farro monococco, erba medica e trifoglio alessandrino.

È stata pubblicata la Circolare applicativa (N.0613313 del 06/11/2023) del Decreto ministeriale n. 15130 del 24 febbraio 2017 che regola le funzionalità della Banca Dati Sementi Biologiche. La circolare, a seguito delle istanze pervenute dal settore produttivo provvede a disattivare, per la corrente campagna agraria, il controllo bloccante per la richiesta di deroga per le varietà delle specie inserite nella “lista rossa”.

Gli operatori hanno, quindi, la possibilità di richiedere la deroga per l'uso di materiale riproduttivo vegetale non biologico in caso di indisponibilità di quello biologico, anche in assenza della manifestazione di interesse eseguita entro la data sopra indicata, fatto salvo l'obbligo di verifica della disponibilità di materiale riproduttivo vegetale entro 10 giorni dalla semina o dall'impianto, tramite l'interrogazione della BDSB.

Per qualsiasi semina, come anche per le specie in lista gialla e verde si può quindi procedere alla richiesta di deroga sul portale.



Attenersi scrupolosamente a tutte le indicazioni riportate sulle etichette dei prodotti fitosanitari (dosaggi ad ettolitro, dosaggi ad ettaro, quantità di miscela distribuibile per ettaro, intervalli fra i vari trattamenti, epoche di intervento, ecc.)


Per tutti i prodotti a base di rame: sono ammessi max 4 kg di sostanza attiva/ha/anno.

Attenzione alla fitotossicità: in presenza di vegetazione distanziare l'olio minerale dallo zolfo o dal polisolfuro.


DRUPACEE POST-RACCOLTA

BATTERIOSI e FUSICOCCO. Intervenire, in previsione di piogge con Solfato di rame al 20% dose 3-5 kg/ha.

FITOPLASMI. In questo periodo è consigliabile controllare gli impianti e in presenza di piante con sintomi (foglie con lembo necrotizzato, accartocciate, precoce filloptosi) si consiglia di contattare il proprio tecnico di zona.


MELO e PERO

COLPO DI FUOCO BATTERICO. Intervenire, in previsione di piogge con Solfato di rame al 20%, dose 3-5 kg/ha.

CARPOCAPSA. Nelle aziende in cui si è verificato, o lo si riscontrerà alla raccolta, un elevato danno è opportuno effettuare interventi di abbattimento con nematodi entomopatogeni. L'attività del prodotto si protrae per 4-6 settimane dopo l'applicazione. Devono essere irrorati con temperatura non inferiore ai 12°C per almeno 8 ore e durante una pioggia, meglio se di una certa entità. I nematodi possono essere distribuiti con le normali pompe irroratrici; vanno eliminati i filtri superiori a 50 mesh e gli ugelli con aperture inferiori a 0,5 mm.; pressioni superiori a 18 bar possono danneggiare i nematodi. I prodotti a base di nematodi vanno conservati in frigorifero e utilizzati entro un mese. Utilizzare volumi d'acqua abbondanti, mantenere in agitazione la sospensione ed utilizzarla entro 10 ore dalla preparazione. Si consiglia di prenotare per tempo il prodotto presso il proprio centro servizi. Per i dosaggi e il tipo di prodotto fitosanitario consultarsi con il proprio rivenditore.


VITE

Per quanto possibile, in ogni azienda secondo la propria organizzazione, si consiglia di iniziare a potare solo quando sono cadute tutte le foglie in maniera naturale, la pratica della potatura precoce sarebbe da evitare. Nel caso in cui questa venga comunque effettuata, si consiglia di intervenire dopo la potatura con Remedier dose 250 g/hl e min 1 kg/ha (prodotto a base di Trichoderma asperellum e Trichoderma gamsii) per contenere lo sviluppo di infezioni per opera del MAL DELL'ESCA.

MAL DELL'ESCA. Si riscontra un'alta presenza della malattia. Si consiglia di:

  • contrassegnare le piante con sintomi per non potarle assieme a quelle sane;
  • nei casi di piante lievemente colpite (frequente negli impianti di 2-3 anni), si consiglia di asportare e distruggere la parte del ceppo invasa dal fungo eliminando totalmente il legno infetto, allevando un nuovo germoglio sano;
  • asportare ed eliminare le piante morte.

FLAVESCENZA DORATA. Si raccomanda di procedere all'estirpo delle piante con sintomi. In caso siano necessari chiarimenti contattare il tecnico di zona.



ORTAGGI

TRAPIANTI (finocchio, sedano, lattuga)

Effettuare il bagno delle piantine pre-trapianto con Azadiractina (Neemazal T/S o Oikos) e/o inoculo di funghi micorrizici del tipo Micosat o formulati a base di Trichoderma (sono formulazioni registrate come fertilizzanti, verificare sempre che la composizione scelta sia ammessa in agricoltura biologica).


LATTUGA

LIMACCE. Distribuire in post trapianto esca lumachicida Derrex oppure Sluxx (p.a. Fosfato ferrico) attenendosi a dosi ed indicazioni di etichetta. Distribuire prima di stendere la pacciamatura e distribuire il prodotto tra le gambe e le testate delle serre. Ripetere l''applicazione se viene sciolto dalle piogge.

AFIDI. Monitorare la presenza delle forme alate che potrebbero arrivare ed intervenire con Neemazal TS dose 200-300 ml/hl oppure con Oikos dose 100-200 ml/hl (p.a. Azadiractina, max 3 tratt./anno) ed eventualmente Piretro, ad esempio Asset Duo o Biopiren Plus dose 160 ml/hl e 1,28 litri/ha. È importante bagnare bene anche alla base del cespo (in fase di ingrossamento cespo). Ripetere dopo 15 giorni. N.B.: in questo periodo effettuare il trattamento nelle ore più calde.

BOTRITE, SCLEROTINIA e MARCIUMI. Monitorare la presenza alla base del cespo. Favorire arieggiamento e asciugatura regolando l''apertura e chiusura delle serre. Preventivamente, alla prima comparsa dei sintomi, intervenire con Amylo-X dose 1,5-2,5 kg/ha (p.a. Bacillus amyloliquefacIens, max 6 tratt./anno) oppure con Serenade Aso dose 4-8 litri/ha (p.a. Bacillus subtilis, max 4 tratt./anno) oppure si può ricorrere all''uso della Propoli. Si ricorda che si tratta di prodotti di copertura e che necessitano, quindi, di raggiungere tutta la superficie della pianta e il colletto.

BREMIA. Monitorare la presenza e intervenire con Vacciplant dose 1 litro/ha (p.a. Laminarina, con volumi d''acqua > 500 litri/ha mantenere una concentrazione di 0,2 litri/hl), utilizzabile dalla terza foglia vera aperta a raccolta. Applicare come trattamento preventivo dallo stadio 3 foglie. Eseguire da 2 a un massimo di 6 trattamenti, con volumi d''acqua 400-1000 litri, con cadenza 7-10 giorni.



 

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