Bollettino Biologico del 16 ottobre 2020

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Bollettino Biologico del 16 ottobre 2020

COMUNICAZIONI IMPORTANTI

► DOCUMENTAZIONE AZIENDALE (da consegnare e mantenere aggiornata)

Questa documentazione serve per ottenere la Certificazione di Prodotto e, quindi, poter vendere il prodotto come biologico. È NECESSARIO, perciò, far pervenire ad Agrintesa i seguenti documenti:

  • COPIA DEL P.A.P. 2020*;
  • COPIA DEL CERTIFICATO DI CONFORMITÀ (hanno validità per periodi variabili);
  • COPIA DEL VERBALE DELLE VISITE ISPETTIVE;
  • COPIA DEL DOCUMENTO GIUSTIFICATIVO;
  • MAPPA AZIENDALE (appezzamenti).

La documentazione va inviata preferibilmente via mail a Cristina Vespignani (vespignani.cristina@agrintesa.com, cell. 366 6105167).

L'invio del P.A.P.V. (Piano Annuale delle Produzioni Vegetali) è stato prorogato a SETTEMBRE 2020.

 

DOCUMENTI NECESSARI AD OGNI CONFERIMENTO

Nel DdT emesso da Agrintesa, a cura del socio, deve essere riportata la dicitura seguente, tramite timbro, etichetta o scritta manualmente.

Prodotto biologico in applicazione al Reg.CE. 834/2007

Codice OdC _______

Codice Operatore _____

Certificato di Conformità n° _____

data scadenza _________

oppure

Prodotto biologico in applicazione al Reg.CE. 834/2007

Codice OdC _______

Codice Operatore _____

come da certificato di conformità in corso di validità

Concordare con l'Organismo di Certificazione: alcuni richiedono la data di scadenza del certificato di conformità (esempio 1), per altri OdC basta la dicitura come da esempio 2. N.B.: nel 2021 entrerà in vigore il nuovo Reg. CE, quindi per chi ha intenzione di fare il timbro ex novo, conviene aspettare l'anno prossimo.

In alternativa il socio può fornire allo scarico il Documento di Trasporto proprio, da allegare alla bolla di conferimento, debitamente compilato con la medesima dicitura sopra descritta.

 

ATTENZIONE AI CONCIMI

Per i prodotti “commerciali”, si deve verificare che abbiano riportata sulla confezione e sulla bolla di acquisto la frase “Consentito in Agricoltura Biologica” (NO Ammesso, Conforme, ecc.). Inoltre si può verificare l'autorizzazione del prodotto in BIO tramite la Banca DATI del SIAN (www.sian.it/vismiko/jsp/indexConsultazione.do). Se si acquistano prodotti palabili (matrici organiche sfuse), farsi rilasciare SEMPRE l'analisi del prodotto (aggiornata).

La quantità massima di azoto impiegabile annualmente è di 170 unità di N/ha.

 

CONCIMAZIONI AUTUNNALI

Si consiglia di iniziare a programmare le fertilizzazioni organiche per l'autunno e provvedere all'acquisto del/i prodotto/i che si intende/ono impiegare, preferibilmente:

  • letame*, proveniente da allevamenti non industriali;
  • compost*, con elevato rapporto CARBONIO/AZOTO (>15) e bassa salinità (<50meq/100g);
  • digestato*, purché rispetti i limiti minimi: sostanza organica (20% s.s.), fosforo (0,4% s.s.), azoto (1,5% s.s.) e assenza di salmonella.

*N.B.: se tali prodotti non provengono da aziende biologiche, devono essere corredati di dichiarazione di conformità del produttore (vedi fac-simile in calce al documento).

Per il COMPOST. Concentrazioni massime in mg/kg di sostanza secca:

Cadmio: 0,7 Nickel: 25 Zinco: 200 Cromo (totale): 70
Rame: 70 Piombo: 45 Mercurio: 0,4 Cromo (VI): non rilevabile

In caso di impossibilità a reperire e/o distribuire prodotti palabili preferire pellettati ammendanti di origine animale (evitare le matrici vegetali, anche se più economiche).

La somministrazione della sostanza organica può avvenire in pre-impianto a pieno campo o localizzata sul filare, distribuito in copertura o, più efficacemente, interrato.

Per le pomacee (soprattutto pero), in caso di manifestazione di carenze o per migliorare la fertilità delle gemme, si consiglia la somministrazione di concimi organici fogliari che contengano principalmente azoto e microelementi come boro e zinco.

 

SOVESCI AUTUNNALI

In agricoltura biologica il sovescio è da considerare pratica estremamente importante ai fini di apportare elementi nutritivi e migliorare la struttura del terreno tramite l'esplorazione degli apparati radicali. Il sovescio può essere effettuato in diverse situazioni e condizioni:

  • pre-impianto o avvicendamento sia per seminativi e orticole che per frutteti, utile per l'apporto di sostanza organica e azoto, strutturazione del terreno e per le funzioni biocide delle brassicacee;
  • interfilare in frutteti, utile per l'aumento di sostanza organica, rifugio per gli insetti utili come predatori, parassitoidi e impollinatori.

In particolare nel frutteto può essere adattato a varie esigenze, si può fare a file alterne e può essere considerato anche per le aziende che non intendono effettuare lavorazioni: è infatti possibile ricorrere al solo sfalcio e utilizzare la biomassa prodotta come “pacciamatura” del suolo. Tale pratica, inoltre, contribuisce a conservare il terreno più fresco ed evitare la perdita di acqua.

Per attivare molte delle sue funzioni biologiche, legate alla presenza e sviluppo della microflora e microfauna utile, si consiglia di seminare entro la fine del mese di ottobre così da garantire un ciclo vegetativo lungo e una maggiore quantità di biomassa.

Scelta delle specie vegetali: è consigliabile utilizzare il maggior numero di specie diverse, miscelando leguminose (che fisseranno l'azoto atmosferico) a graminacee (che tratterranno con l'apparato radicale parte dei nitrati che con le piogge potrebbero andare persi) e a crucifere (che sviluppano anche con le basse temperature). Esempio di miscuglio: favino, veccia, orzo. Esistono anche miscugli commerciali già pronti, oppure ci si devono procurare le diverse sementi separatamente. In questo periodo si possono seminare: favino, cicerchia, veccia, lupino invernale, lenticchia invernale, segale, avena invernale, frumento, colza, ravizzone, senape, erba cipollina, rucola, spinacio.

Semente: utilizzare varietà biologiche o convenzionali non trattate con prodotti non consentiti (facendo richiesta di deroga), scegliendo le essenze più idonee alle specifiche esigenze aziendali.

 

Attenersi scrupolosamente a tutte le indicazioni riportate sulle etichette dei prodotti fitosanitari (dosaggi ad ettolitro, dosaggi ad ettaro, quantità di miscela distribuibile per ettaro, intervalli fra i vari trattamenti, epoche di intervento, ecc.).​

 

Per tutti i prodotti a base di rame: sono ammessi max 4 kg di sostanza attiva/ha/anno.

 

PESCO

Fase fenologica: post-raccolta

BATTERIOSI. Intervenire dopo la raccolta, sulle varietà sensibili, da fine agosto a fine ottobre, ad intervalli di 12-15 giorni (in relazione all'andamento climatico, pioggia e umidità persistenti favoriscono la malattia) con Selecta Disperss dose 150-200 g/hl, cioè 2 kg/ha (p.a. Rame solfato, max 4 tratt./anno in vegetazione). Trattare su pianta asciutta evitando il gocciolamento.

 

ALBICOCCO E SUSINO

Fase fenologica: post-raccolta

BATTERIOSI. Intervenire dopo la raccolta, sulle varietà sensibili, da fine agosto a fine ottobre, ad intervalli di 12-15 giorni (in relazione all'andamento climatico, pioggia e umidità persistenti favoriscono la malattia) con Selecta Disperss dose 150-200 g/hl, cioè 2 kg/ha (p.a. Rame solfato, max 4 tratt./anno in vegetazione). Trattare su pianta asciutta evitando il gocciolamento.

FITOPLASMI. In questo periodo è consigliabile controllare gli impianti e in presenza di piante con sintomi (precoce filloptosi) si consiglia di contattare il proprio tecnico di riferimento.

 

PERO

Fase fenologica: raccolta - post raccolta

COLPO DI FUOCO BATTERICO. Si segnala la presenza generalizzata di sintomi. Si consiglia di ispezionare accuratamente i frutteti in quanto la malattia sta procedendo anche in giovani impianti e in impianti non precedentemente interessati. Segnalare i casi sospetti al Servizio Fitosanitario. È necessario, oltre che obbligatorio, intervenire asportando e bruciando il materiale infetto. Intervenire, in previsione di pioggia con Poltiglia Manica 20 WG Green o Poltiglia Disperss dose 2 kg/ha (p.a. Solfato di rame al 20%). In caso di piogge importanti ripetere il trattamento subito dopo l'evento piovoso, ma con pianta asciutta.

VALSA. Il cancro si osserva con maggior frequenza sul tronco e alla biforcazione delle branche, più raramente sui rami. Se viene colpito il tronco, la pianta è destinata a morire. Sui cancri più vecchi si formano le fruttificazioni picnidiche del fungo, visibili anche ad occhio nudo (punteggiature nere in rilievo): I picnidi sono ripieni di una sostanza gialla vischiosa, costituita dalle spore del fungo che, in presenza di umidità, fuoriescono dai picnidi formando lunghi cirri gialli che si stanno osservando in questi giorni. Controllare gli impianti ed eliminare le branche o le piante colpite.

 

MELO

Fase fenologica: raccolta - post-raccolta

COLPO DI FUOCO BATTERICO. Si segnala la presenza generalizzata di sintomi. Si consiglia di ispezionare accuratamente i frutteti in quanto la malattia sta procedendo anche in giovani impianti e in impianti non precedentemente interessati. Segnalare i casi sospetti al Servizio Fitosanitario. È necessario, oltre che obbligatorio, intervenire asportando e bruciando il materiale infetto. Intervenire, in previsione di pioggia con Poltiglia Manica 20 WG Green o Poltiglia Disperss dose 2 kg/ha (p.a. Solfato di rame al 20%). In caso di piogge importanti ripetere il trattamento subito dopo l'evento piovoso, ma con pianta asciutta.

 

KAKI

Fase fenologica: raccolta

MOSCA DELLA FRUTTA. In questa fase montare le trappole per il monitoraggio e fare attenzione alla eventuale presenza di adulti. È possibile effettuare la cattura massale con Decis Trap dose almeno 80 unità/ha oppure Magnet MED dose 75 unità/ha (trappole attivate con deltametrina).

 

ACTINIDIA

Fase fenologica: accrescimento frutti

CANCRO BATTERICO (Pseudomonas syringae p.v. Actinidiae). Verificare la presenza di spot fogliari. Per contenere la diffusione della malattia intervenire, cercando di anticipare la pioggia, con Poltiglia 20 WG Green dose 100-200 g/hl e max 2 kg/ha o Poltiglia Disperss dose 100-250 g/hl e max 2,5 kg/ha (p.a. Solfato di rame al 20%). Si consiglia di intervenire anche a seguito di eventi meteorologici avversi (grandine).

 

VITE

MAL DELL'ESCA. L'andamento stagionale ha favorito lo sviluppo dei patogeni responsabili della malattia e attualmente in molti vigneti, anche di giovane età, il problema si manifesta in modo preoccupante. Si consiglia di:

  • contrassegnare le piante con sintomi per non potarle assieme a quelle sane;
  • nei casi di piante lievemente colpite (frequente negli impianti di 2-3 anni), si consiglia di asportare e distruggere la parte del ceppo invasa dal fungo eliminando totalmente il legno infetto, allevando un nuovo germoglio sano;
  • asportare ed eliminare le piante morte.

 

ORTAGGI

Si ricorda che occorre programmare gli ortaggi con l'ufficio tecnico.

LATTUGA

AFIDI. Intervenire in preventivo con Oikos dose per fertirrigazione 1,50 litri/ha (p.a. Azadiractina, max 5 tratt./anno).

TRIPIDI. In caso di presenza, intervenire con Laser dose 25 ml/hl e 0,2 litri/ha (p.a. Spinosad, max 3 tratt./anno, max 2 consecutivi).

NOTTUE. Intervenire con Delfin dose 150 g/hl e 0,5-1,5 kg/ha oppure con CoStar WG dose 200 g/hl e 0,3-1 kg/ha oppure con Agree WG dose 200 g/hl e 1-2 kg/ha (p.a. Bacillus thuringiensis, max 6 tratt./anno) oppure con Laser dose 20-25 ml/hl e 0,2 Litri/ha (p.a. Spinosad, max 3 tratt./anno, max 2 consecutivi).

BOTRITE e SCLEROTINIA. Intervenire dallo stadio di 3 foglie vere fino a preraccolta con Serenade ASO dose 4-8 litri/ha (p.a. Bacillus subtilis, max 6 tratt./anno) oppure con Polyversum dose 100-300 g/ha (p.a. Pythium oligandrum M1, max 4 tratt./anno).

PERONOSPORA. Intervenire con Poltiglia Disperss dose 340-500 g/hl e 3,4-5 kg/ha (p.a. Solfato di rame) oppure con Airone Più dose 200-400 g/hl e 2-2,5 kg/ha (p.a. Ossicloruro e idrossido di rame, NON ammesso in serra) oppure con Kocide 2000 dose 150 g/hl (p.a. Idrossido di rame, formulato più tempestivo).

 

FRAGOLE

MARCIUMI RADICALI. Intervenire dal trapianto ogni 15 giorni con Tusal dose 6 kg/ha frazionato in 3-6 applicazioni: 3 applicazioni 2 kg/ha o 6 a 1 kg/ha (p.a. Trichoderma asperellum e Trichoderma gamsii).

AFIDI. Intervenire con Oikos dose 100-180 ml/hl e 1-1,5 litri/ha (p.a. Azadiractina, max 5 tratt./anno) oppure Pyganic 1.4 dose 150-250 ml/hl e max 2,5 litri/ha (p.a. Piretro, max 2 tratt./anno).

NOTTUE FOGLIARI. Intervenire con Delfin dose 150 g/hl e 0,5-1,5 kg/ha oppure con CoStar WG dose 100 g/hl e 0,3-1 kg/ha (p.a. Bacillus thuringiensis, max 6 tratt./anno) oppure con Laser dose 20-25 ml/hl e 160-300 ml/ha (p.a. Spinosad, max 3 tratt./anno, max 2 consecutivi).

OIDIO. Intervenire con Microthiol Disperss o Tiovit Jet dose 200-500 g/hl (p.a. Zolfo) oppure con Karma 85 dose 3 kg/ha (p.a. Bicarbonato di Potassio max 8 tratt./anno)

BATTERIOSI. Intervenire con Poltiglia Disperss dose 380-500 g/hl e 3,75-5 kg/ha (p.a. Solfato di rame, NON ammesso in serra) oppure con Airone Più dose 300-350 g/hl e 2-2,5 kg/ha (p.a. Ossicloruro e idrossido di rame, NON ammesso in serra).

 

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Segue facsimile della dichiarazione di conformità degli effluenti zootecnici.

 


File/Bollettino Bio/Bollettino Bio 161020.pdf
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