Bollettino Biologico del 29 ottobre 2021

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Bollettino Biologico del 29 ottobre 2021

COMUNICAZIONI IMPORTANTI

► DOCUMENTAZIONE AZIENDALE (da consegnare e mantenere aggiornata)

Questa documentazione serve per ottenere la Certificazione di Prodotto e, quindi, poter vendere il prodotto come biologico. È NECESSARIO, perciò, far pervenire ad Agrintesa i seguenti documenti:

  • Copia del P.A.P.V. 2021;
  • Copia del CERTIFICATO DI CONFORMITÀ e del DOCUMENTO GIUSTIFICATIVO (validità per periodi variabili);
  • Copia del VERBALE DELLE VISITE ISPETTIVE;
  • MAPPA AZIENDALE (appezzamenti).

La documentazione va inviata preferibilmente via mail a Cristina Vespignani (vespignani.cristina@agrintesa.com, cell. 366 6105167).

 

► DOCUMENTI NECESSARI AD OGNI CONFERIMENTO

Nel DdT emesso da Agrintesa, a cura del socio, deve essere riportata la dicitura seguente, tramite timbro, etichetta o scritta manualmente.

Prodotto biologico in applicazione al Reg.CE. 834/2007

Codice OdC _______

Codice Operatore _____

Certificato di Conformità n° _____

data scadenza _________

oppure

Prodotto biologico in applicazione al Reg.CE. 834/2007

Codice OdC _______

Codice Operatore _____

come da certificato di conformità in corso di validità

Concordare con l'Organismo di Certificazione: alcuni richiedono la data di scadenza del certificato di conformità (esempio 1), per altri OdC basta la dicitura come da esempio 2.

N.B.: a gennaio 2022 entrerà in vigore il nuovo Reg. CE, quindi per chi ha intenzione di fare il timbro ex novo, conviene aspettare l'anno prossimo.

In alternativa il socio può fornire allo scarico il Documento di Trasporto proprio, da allegare alla bolla di conferimento, debitamente compilato con la medesima dicitura sopra descritta.


CONCIMAZIONI AUTUNNALI

Si consiglia di iniziare a programmare le fertilizzazioni organiche per l'autunno e provvedere all'acquisto del/i prodotto/i che si intende/ono impiegare, preferibilmente:

  • Letame*, proveniente da allevamenti non industriali;
  • Compost*, con elevato rapporto CARBONIO/AZOTO (>15) e bassa Salinità (<50meq/100g);
  • Digestato*, purché rispetti i limiti minimi: sostanza organica (20% s.s.), fosforo (0,4% s.s.), azoto (1,5% s.s.) e assenza di salmonella.

*N.B.: se tali prodotti non provengono da aziende biologiche, devono essere corredati di dichiarazione di conformità del produttore.

Per il COMPOST: concentrazioni massime in mg/kg di sostanza secca

Cadmio 0,7
Rame 70
Nickel 25
Piombo 45
Zinco 200
Mercurio 0,4
Cromo (totale) 70
Cromo (VI) non rilevabile

In caso di impossibilità a reperire e/o distribuire prodotti palabili preferire pellettati ammendanti di origine animale (evitare le matrici vegetali, anche se più economiche).

La somministrazione della sostanza organica può avvenire in pre-impianto a pieno campo o localizzata sul filare, distribuito in copertura o, più efficacemente, interrato.

ATTENZIONE AI CONCIMI

Per i prodotti “commerciali”, si deve verificare che abbiano riportata sulla confezione e sulla bolla di acquisto la frase “Consentito in Agricoltura Biologica” (NO Ammesso, Conforme, ecc.). Inoltre si può verificare l'autorizzazione del prodotto in BIO tramite la Banca DATI del SIAN (www.sian.it/vismiko/jsp/indexConsultazione.do).

Se si acquistano prodotti palabili (matrici organiche sfuse), farsi rilasciare SEMPRE l'analisi del prodotto (aggiornata).

La quantità massima di azoto impiegabile annualmente è di 170 unità di N/ha (senza considerare altri vincoli regionali ZVN).

Es. Utilizzo di compost (Ammendante Compostato Misto) con 2,1% N s.s. (=per ogni quintale di compost vengono distribuiti 2,1 kg di N), in 1 ha è possibile distribuire fino ad un massimo di 80 qli di compost, se non sono stati distribuiti altri concimi contenenti azoto durante la stagione.


SOVESCI AUTUNNALI

Si consiglia di iniziare a programmare le fertilizzazioni organiche per l'autunno e provvedere all'acquisto del/i prodotto/i che si intende/ono impiegare, preferibilmente:

In agricoltura biologica il sovescio è da considerare pratica estremamente importante ai fini di apportare elementi nutritivi e migliorare la struttura del terreno tramite l'esplorazione degli apparati radicali. Il sovescio può essere effettuato in diverse situazioni e condizioni:

  • pre-impianto o avvicendamento sia per seminativi e orticole che per frutteti, utile per l'apporto di sostanza organica e azoto, strutturazione del terreno e per le funzioni biocide delle brassicacee;
  • interfilare in frutteti, utile per l'aumento di sostanza organica, rifugio per gli insetti utili come predatori, parassitoidi e impollinatori.

In particolare nel frutteto può essere adattato a varie esigenze, si può fare a file alterne e può essere considerato anche per le aziende che non intendono effettuare lavorazioni: è infatti possibile ricorrere al solo sfalcio e utilizzare la biomassa prodotta come “pacciamatura” del suolo. Tale pratica, inoltre, contribuisce a conservare il terreno più fresco ed evitare la perdita di acqua.

Per attivare molte delle sue funzioni biologiche, legate alla presenza e sviluppo della microflora e microfauna utile, si consiglia di seminare entro la fine del mese di ottobre così da garantire un ciclo vegetativo lungo e una maggiore quantità di biomassa.

Scelta delle specie vegetali: è consigliabile utilizzare il maggior numero di specie diverse, miscelando leguminose (che fisseranno l'azoto atmosferico) a graminacee (che tratterranno con l'apparato radicale parte dei nitrati che con le piogge potrebbero andare persi) e a crucifere (che sviluppano anche con le basse temperature). Esempio di miscuglio: favino, veccia, orzo. Esistono anche miscugli commerciali già pronti, oppure ci si devono procurare le diverse sementi separatamente. In questo periodo si possono seminare: favino, cicerchia, veccia, lupino invernale, lenticchia invernale, segale, avena invernale, frumento, colza, ravizzone, senape, erba cipollina, rucola, spinacio.

Semente: utilizzare varietà biologiche o convenzionali non trattate con prodotti non consentiti (facendo richiesta di deroga sul portale SIAN https://signon.sian.it/jam/UI/Login, in autonomia o tramite la propria associazione), scegliendo le essenze più idonee alle specifiche esigenze aziendali.


Attenersi scrupolosamente a tutte le indicazioni riportate sulle etichette dei prodotti fitosanitari (dosaggi ad ettolitro, dosaggi ad ettaro, quantità di miscela distribuibile per ettaro, intervalli fra i vari trattamenti, epoche di intervento, ecc.).

Per tutti i prodotti a base di rame: sono ammessi max 4 kg di sostanza attiva/ha/anno.

PESCO e CILIEGIO

BATTERIOSI. Intervenire dopo la raccolta, sulle varietà sensibili, in previsione di pioggia, da fine agosto a fine ottobre, ad intervalli di 12-15 giorni (in relazione all'andamento climatico, pioggia e umidità persistenti favoriscono la malattia) con Selecta Disperss dose 150-200 g/hl, cioè 2 kg/ha (p.a. Rame solfato, max 4 tratt./anno in vegetazione). Trattare su pianta asciutta evitando il gocciolamento.


ALBICOCCO e SUSINO

BATTERIOSI. Intervenire dopo la raccolta, sulle varietà sensibili, in previsione di pioggia, da fine agosto a fine ottobre, ad intervalli di 12-15 giorni (in relazione all'andamento climatico, pioggia e umidità persistenti favoriscono la malattia) con Selecta Disperss dose 150-200 g/hl, cioè 2 kg/ha (p.a. Rame solfato, max 4 tratt./anno in vegetazione). Trattare su pianta asciutta evitando il gocciolamento.

FITOPLASMI. In questo periodo è consigliabile controllare gli impianti e in presenza di piante con sintomi (precoce filloptosi) si consiglia di contattare il proprio tecnico di riferimento.


PERO

COLPO DI FUOCO BATTERICO. Si consiglia di ispezionare accuratamente i frutteti ed eventualmente segnalare i casi sospetti al Servizio Fitosanitario. È necessario, oltre che obbligatorio, intervenire asportando e bruciando il materiale infetto. Prodotti fitosanitari a base di Rame come Poltiglia Disperss dose 300 g/hl e 1,5 kg/ha oppure Poltiglia 20 WG/PB Green dose 300 g/hl e 1-2,5 kg/ha hanno una attività sulla malattia (p.a. Solfato di rame al 20%). Per tutti i prodotti a base di rame: max 4 kg di sostanza attiva rame/ha/anno.

VALSA. Il cancro si osserva con maggior frequenza sul tronco e alla biforcazione delle branche, più raramente sui rami. Se viene colpito il tronco, la pianta è destinata a morire. Sui cancri più vecchi si formano le fruttificazioni picnidiche del fungo, visibili anche ad occhio nudo (punteggiature nere in rilievo): I picnidi sono ripieni di una sostanza gialla vischiosa, costituita dalle spore del fungo che, in presenza di umidità, fuoriescono dai picnidi formando lunghi cirri gialli che si stanno osservando in questi giorni. Controllare gli impianti ed eliminare le branche o le piante colpite.


MELO

COLPO DI FUOCO BATTERICO. Si consiglia di ispezionare accuratamente i frutteti ed eventualmente segnalare i casi sospetti al Servizio Fitosanitario. È necessario, oltre che obbligatorio, intervenire asportando e bruciando il materiale infetto. Prodotti fitosanitari a base di Rame come Poltiglia Disperss dose 300 g/hl e 1,5 kg/ha oppure Poltiglia 20 WG/PB Green dose 300 g/hl e 1-2,5 kg/ha hanno una attività sulla malattia (p.a. Solfato di rame al 20%). Per tutti i prodotti a base di rame: max 4 kg di sostanza attiva rame/ha/anno.


ACTINIDIA

CANCRO BATTERICO (Pseudomonas syringae p.v. Actinidiae). In post raccolta trattare con Poltiglia 20 WG Green o Poltiglia Disperss dose 500 g/hl (p.a. Solfato di rame al 20%). Per tutti i prodotti a base di rame: max 4 kg di sostanza attiva rame/ha/anno.


VITE

GIALLUMI DELLA VITE (Flavescenza dorata). In questo periodo stagionale è possibile osservare ingiallimenti della chioma dovuti al fitoplasma della FD. Le foglie sintomatiche assumono una colorazione giallo-dorata nei vitigni a bacca bianca e rosso-vinosa nei vitigni a bacca rossa. Le decolorazioni possono essere circoscritte ad un settore della foglia oppure possono estendersi a tutta la lamina fogliare, comprese le nervature. La lamina fogliare risulta ispessita, bollosa, di consistenza cartacea, con i bordi arrotolati verso il basso, fino ad assumere una forma triangolare. Nel caso si osservino sintomi ascrivibili a quanto descritto sopra, contattare il proprio tecnico di riferimento per accertare la malattia. Si ricorda che vi è l'obbligo di estirpo dei ceppi sintomatici al fine di circoscrivere quanto più possibile la diffusione della malattia.

MAL DELL'ESCA E ALTRE MALATTIE FUNGINE DEL LEGNO. Le piante sintomatiche manifestano la caratteristica "tigratura fogliare" con la formazione di macchie internervali clorotiche e necrotiche sulle foglie. Si raccomanda di ispezionare i propri vigneti e segnare (ad esempio con una bandella o nastro colorato) le piante sintomatiche. Nel caso di piante ammalate, asportare la parte del tronco invasa dal fungo e allevare dal legno sano un nuovo germoglio, previa disinfezione con mastici cicatrizzanti della superficie di taglio. In caso di piante fortemente attaccate procedere all'estirpazione. La rimozione delle piante compromesse o delle porzioni di piante sintomatiche può essere realizzata all'atto della potatura nel caso in cui le piante sintomatiche siano state preventivamente segnate. Si consiglia di potare prima le piante sane e solo successivamente e separatamente le piante sintomatiche segnate, al fine di evitare il diffondersi della malattia per mezzo delle forbici. Procedere poi alla disinfezione delle forbici (pratica vivamente raccomandata durante tutta la potatura, anche e soprattutto delle piante sane).


OLIVO

OCCHIO DI PAVONE o CICLOCONIO. In post raccolta trattare con Poltiglia 20 WG Green o Poltiglia Disperss dose 400 g/hl (p.a. Solfato di rame al 20%). Per tutti i prodotti a base di rame: max 4 kg di sostanza attiva rame/ha/anno.

MOSCA DELL'OLIVO. Catture basse in tutte le province.


 

ORTAGGI

 

LATTUGA

LIMACCE. Distribuire in post trapianto esca lumachicida Derrex oppure Sluxx (p.a. Fosfato ferrico) attenendosi a dosi ed indicazioni di etichetta. Distribuire prima di stendere la pacciamatura e distribuire il prodotto tra le gambe e le testate delle serre. Ripetere l'applicazione se viene sciolto dalle piogge.

AFIDI. Monitorare la presenza degli insetti ed intervenire con Neemazal TS dose 200-300 ml/hl oppure con Oikos dose 100-200 ml/hl (p.a. Azadiractina, max 3 tratt./anno). È consigliata l'aggiunta di prodotti a base di amminoacidi per favorirne l'assorbimento. Importante bagnare bene anche alla base del cespo (in fase di ingrossamento cespo) per sfruttare anche l'azione di contatto oltre che sistemica. Ripetere dopo 15 giorni. N.B.: in questo periodo effettuare il trattamento nelle ore più calde.

BOTRITE, SCLEROTINIA e MARCIUMI. Monitorare la presenza alla base del cespo. Favorire arieggiamento e asciugatura regolando l'apertura e chiusura delle serre. Preventivamente, alla prima comparsa dei sintomi, intervenire con Amylo-X dose 1,5-2,5 kg/ha (p.a. Bacillus amyloliquefacIens, max 6 tratt./anno) oppure con Serenade Max dose 2,5-4 kg/ha o Serenade Aso dose 4-8 litri/ha (p.a. Bacillus subtilis, max 4 tratt./anno) oppure si può ricorrere all'uso della Propoli. Si ricorda che si tratta di prodotti di copertura e che necessitano, quindi, di raggiungere tutta la superficie della pianta e il colletto.

BREMIA. Monitorare la presenza e intervenire con Vacciplant dose 1 litro/ha (p.a. Laminarina, con volumi d'acqua > 500 litri/ha mantenere una concentrazione di 0,2 litri/hl), utilizzabile dalla terza foglia vera aperta a raccolta. Applicare come trattamento preventivo dallo stadio 3 foglie. Eseguire da 2 a un massimo di 6 trattamenti, con volumi d'acqua 400-1000 litri, con cadenza 7-10 giorni.

 

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