Bollettino Biologico 3 ottobre 2025

È disponibile il Bollettino Biologico del 3 ottobre 2025.

Bollettino Biologico 3 ottobre 2025

CONCIMAZIONE

Indicazioni di carattere generale per la concimazione degli impianti frutti-viticoli

Gestione e fertilizzazione del suolo (Reg.UE 2018/848)

“Nella produzione biologica vegetale si impiegano tecniche di lavorazione del suolo e pratiche colturali atte a salvaguardare o ad aumentare il contenuto di sostanza organica del suolo, ad accrescerne la stabilità e la biodiversità, nonché a prevenirne la compattazione e l'erosione.”

La fertilità e l'attività biologica del suolo sono mantenute e potenziate mediante la rotazione pluriennale delle colture, sovesci e la concimazione con effluenti di allevamento o con sostanza organica.

Se con queste pratiche le esigenze nutrizionali dei vegetali non possono essere soddisfatte, è consentito utilizzare unicamente, e solo nella misura necessaria, i concimi e gli ammendanti autorizzati.

Altre indicazioni:

  • È consentito l'uso di preparati a base di microrganismi.
  • Per l'attivazione del compost possono essere utilizzate preparati adeguati a base di vegetali e di microorganismi.
  • Non è consentito l'uso di concimi minerali azotati.
  • È consentito l'uso di preparati biodinamici.
  • Azoto: quantità massima 170 unità di N/ha/anno (limite valido per gli effluenti di allevamento).
  • Soluzione di cloruro di calcio: solo per trattamento fogliare su melo.

ATTENZIONE AI CONCIMI. Per i prodotti “commerciali”, si deve verificare che abbiano riportata sulla confezione e sulla bolla di acquisto la frase “Consentito in Agricoltura Biologica”. Se si acquistano prodotti palabili (matrici organiche sfuse), farsi rilasciare SEMPRE l'analisi del prodotto (aggiornata).



IRRIGAZIONE

Di seguito riportiamo i volumi indicativi per questo periodo.

SPECIE Q.LI/HA DI ACQUA DA APPORTARE PER GIORNO
Melo - Kaki 100-120
Actinidia 110-130

Per identificare al meglio i momenti e i volumi di distribuzione, è consigliata l'installazione di almeno un tensiometro che va posizionato in una zona rappresentativa dell'appezzamento. Questo strumento fornisce una lettura immediata della tensione con cui l'acqua è trattenuta dal terreno, quindi direttamente connessa alla capacità della pianta di estrarre l'acqua dal suolo.



SOVESCI AUTUNNALI

??In agricoltura biologica il sovescio è da considerare pratica estremamente importante ai fini di apportare elementi nutritivi e migliorare la struttura del terreno tramite l''esplorazione degli apparati radicali. Il sovescio può essere effettuato in diverse situazioni e condizioni:

  • pre-impianto o avvicendamento sia per seminativi e orticole che per frutteti, utile per l''apporto di sostanza organica e azoto, strutturazione del terreno e per le funzioni biocide delle brassicacee;
  • interfilare in frutteti, utile per l''aumento di sostanza organica, rifugio per gli insetti utili come predatori, parassitoidi e impollinatori.

In particolare nel frutteto può essere adattato a varie esigenze, si può fare a file alterne e può essere considerato anche per le aziende che non intendono effettuare lavorazioni: è infatti possibile ricorrere al solo sfalcio e utilizzare la biomassa prodotta come “pacciamatura” del suolo. Tale pratica, inoltre, contribuisce a conservare il terreno più fresco ed evitare la perdita di acqua.

Per attivare molte delle sue funzioni biologiche, legate alla presenza e sviluppo della microflora e microfauna utile, si consiglia di seminare entro la fine del mese di ottobre così da garantire un ciclo vegetativo lungo e una maggiore quantità di biomassa.

Scelta delle specie vegetali: è consigliabile utilizzare il maggior numero di specie diverse, miscelando leguminose (che fisseranno l''azoto atmosferico) a graminacee (che tratterranno con l''apparato radicale parte dei nitrati che con le piogge potrebbero andare persi) e a crucifere (che sviluppano anche con le basse temperature). Esempio di miscuglio: favino, veccia, orzo. Esistono anche miscugli commerciali già pronti, oppure ci si devono procurare le diverse sementi separatamente. In questo periodo si possono seminare: favino, cicerchia, veccia, lupino invernale, lenticchia invernale, segale, avena invernale, frumento, colza, ravizzone, senape, erba cipollina, rucola, spinacio.

Semente: utilizzare varietà biologiche o convenzionali non trattate con prodotti non consentiti (facendo richiesta di deroga sul portale SIAN https://signon.sian.it/jam/UI/Login, in autonomia o tramite la propria associazione), scegliendo le essenze più idonee alle specifiche esigenze aziendali.



Attenersi scrupolosamente a tutte le indicazioni riportate sulle etichette dei prodotti fitosanitari (dosaggi ad ettolitro, dosaggi ad ettaro, quantità di miscela distribuibile per ettaro, intervalli fra i vari trattamenti, epoche di intervento, ecc.).

Per tutti i prodotti a base di rame: sono ammessi max 4 kg di sostanza attiva/ha/anno.

 

DRUPACEE POST-RACCOLTA

BATTERIOSI e FUSICOCCO. Intervenire, in relazione all'andamento climatico, ad intervalli di 12-15 giorni con Selecta Disperss dose 150-200 g/hl e 2 kg/ha (p.a. Solfato di rame). Trattare su pianta asciutta evitando il gocciolamento (volume di acqua 600-800 litri/ha).


MELO

COLPO DI FUOCO BATTERICO. Si consiglia di intervenire in relazione a periodi umidi o temporaleschi ed entro 24 ore in caso di eventi grandinigeni con Solfato di rame al 20%, dose 2 kg/ha, ad es. Poltiglia 20 WG Green (carenza 7 giorni) o Poltiglia Disperss (carenza 7 giorni).

TICCHIOLATURA. Mantenere le coperture in previsione di pioggia con Poltiglia Disperss dose 200 g/hl (su pianta asciutta), in caso di piogge consistenti ripetere il trattamento dopo la pioggia, sempre su pianta asciutta con Poltiglia Disperss dose 200 g/hl oppure con Karma 85 o Vitikappa dose 500 g/hl e 5 kg/ha (p.a. Bicarbonato di potassio).

FUNGHI SECONDARI (GLOMERELLA). La malattia nella scorsa stagione ha attaccato diversi impianti, si consiglia di prestare attenzione in caso di condizioni favorevoli (temperature elevate e umidità alta). Gli unici prodotti con attività nei confronti della malattia sono Polisolfuro di calcio e Zolfo, da impiegare tassativamente in preventivo sulle piogge, ma con attenzione agli effetti fitotossici di entrambi i prodotti in caso di temperature alte. L'incubazione della malattia è molto veloce per cui trattamenti dopo le piogge sono inefficaci. Contattare il tecnico per definire la strategia.

CARPOCAPSA. Intervenire, al superamento della soglia di 2 adulti per trappola in una o due settimane, con Virus della granulosi, da non miscelare con prodotti a reazione alcalina, come rame, zolfo e cloruro di Ca non tamponato. Utilizzare, ad es., Carpovirusine Plus o Carpovirusine Evo 2 dose 100 ml/hl e 1 litro/ha oppure Madex Top o Madex Twin dose 50-100 ml/ha. In alternativa intervenire con Spinosad, es. Laser dose 30 ml/hl e min 300 ml/ha (max 3 tratt./anno, max 2 consecutivi). Aggiungere al virus o allo spinosad olio minerale estivo (250 ml/hl) per aumentarne l'efficacia.

BUTTERATURA AMARA. Intervenire su tutte le varietà e soprattutto negli impianti più scarichi con concimi fogliari a base di cloruro o ossido di Calcio ammessi in agricoltura biologica (ad es. Clorcal, Neobit, Glibor Ca, Calcypit, Ca-L Polkel…), rispettando le dosi da etichetta e ripetendo ogni 10-12 giorni. Impiegare da solo o controllare la miscibilità.


PERO

COLPO DI FUOCO BATTERICO. Si consiglia di intervenire in relazione a periodi umidi o temporaleschi ed entro 24 ore in caso di eventi grandinigeni con Solfato di rame al 20%, dose 2 kg/ha, ad es. Poltiglia 20 WG Green (carenza 7 giorni) o Poltiglia Disperss (carenza 7 giorni).

VALSA. Eliminare le piante o le porzioni di esse colpite dalla malattia.


KAKI

MOSCA DELLA FRUTTA. Si consiglia di installare le trappole attrattive per il monitoraggio e in caso di catture e alla presenza delle prime punture fertili è possibile installare le trappole di attract and kill con Deltametrina (Decis Trap 50-80 unità/ha o Karatetrap C), per le quali è possibile anche attivare il contributo OCM.


ACTINIDIA

CANCRO BATTERICO. Non è necessario intervenire salvo eventi meteorologici particolari (grandine o forti temporali). In caso di necessità impiegare Solfato di Rame, ad es. Poltiglia 20 WG Green dose max 2 kg/ha (carenza 20 giorni) o Poltiglia Disperss dose max 2,5 kg/ha (carenza 15 giorni).


VITE

MAL DELL'ESCA. Si consiglia di:

  • contrassegnare le piante con sintomi per non potarle assieme a quelle sane;
  • nei casi di piante lievemente colpite (frequente negli impianti giovani), si consiglia di asportare e distruggere la parte del ceppo invasa dal fungo eliminando totalmente il legno infetto, allevando un nuovo germoglio sano;
  • asportare ed eliminare le piante morte.

FLAVESCENZA DORATA. Si raccomanda di ispezionare attentamente i vigneti e di procedere all'estirpo delle piante sintomatiche. Per i dettagli fare riferimento alle misure di lotta che sono contenute nella Determinazione n. 9016 del 14/05/2025 disponibile al link: Prescrizioni per la lotta contro Flavescenza dorata della vite - Fitosanitario e difesa delle produzioni - Agricoltura, caccia e pesca (regione.emilia-romagna.it).


OLIVO

OCCHIO DI PAVONE. Prestare attenzione alla presenza di questa malattia, infatti i monitoraggi evidenziano una significativa presenza sull'apparato fogliare. Si ricorda che è possibile aggiungere prodotti a base di Ossicloruro di Rame ad un eventuale trattamento larvicida contro la mosca olearia.

MOSCA DELLE OLIVE. I monitoraggi rilevano il proseguimento di una intensa attività di ovideposizione della mosca olearia e conseguentemente altissime infestazioni in atto con presenza di forme vive  molto al di sopra della soglia minima di intervento (presenza di uova e larve di primo stadio tra il 15%  e il 40%) negli oliveti che non sono stati trattati negli ultimi 10 giorni. Anche negli oliveti dove viene attuata una lotta con repellenti e/o adulticidi, l'infestazione risulta molto elevata. Nelle aziende che attuano una lotta con repellenti e/o esche avvelenate e/o dispositivi di cattura massale, si consiglia di sospendere i trattamenti e di procedere tempestivamente alla raccolta



CAVOLFIORE e FINOCCHIO

BATTERIOSI, SEPTORIOSI e ALTERNARIOSI. Intervenire con Kocide 2000 dose 150 g/hl (p.a. Solfato di rame).

AFIDI. Intervenire con Oikos dose 100-180 ml/hl e 1-1,5 litri/ha (p.a. Azadiractina, max 3 tratt./anno).

NOTTUE e CAVOLAIA. Trattare alla presenza delle prime larve con Laser dose 20-25 ml/hl (200 ml/ha) e ripetere il trattamento ad intervalli di 7-10 giorni a seconda dell'intensità di infestazione (p.a. Spinosad, max 3 tratt./anno e max 2 consecutivi) oppure con DiPel DF dose 100-200 g/hl e 0,75-1 kg/ha o CoStar WG dose 100 g/hl e 0,3-1 kg/ha (p.a. Bacillus thuringiensis).


LATTUGA

LIMACCE. Distribuire in post trapianto esca lumachicida Derrex oppure Sluxx (p.a. Fosfato ferrico) attenendosi a dosi ed indicazioni di etichetta. Distribuire prima di stendere la pacciamatura e distribuire il prodotto tra le gambe e le testate delle serre. Ripetere l'applicazione se viene sciolto dalle piogge.

AFIDI. Monitorare la presenza delle forme alate che potrebbero arrivare ed intervenire con Neemazal TS dose 200-300 ml/hl oppure con Oikos dose 100-200 ml/hl (p.a. Azadiractina, max 3 tratt./anno) ed eventualmente Piretro, ad esempio Asset Duo o Biopiren Plus dose 160 ml/hl e 1,28 litri/ha. È importante bagnare bene anche alla base del cespo (in fase di ingrossamento cespo). Ripetere dopo 15 giorni. N.B.: in questo periodo effettuare il trattamento nelle ore più calde.

BOTRITE, SCLEROTINIA e MARCIUMI. Monitorare la presenza alla base del cespo. Favorire arieggiamento e asciugatura regolando l'apertura e chiusura delle serre. Preventivamente, alla prima comparsa dei sintomi, intervenire con Amylo-X dose 1,5-2,5 kg/ha (p.a. Bacillus amyloliquefacIens, max 6 tratt./anno) oppure con Serenade Max dose 2,5-4 kg/ha o Serenade Aso dose 4-8 litri/ha (p.a. Bacillus subtilis, max 4 tratt./anno) oppure si può ricorrere all'uso della Propoli. Si ricorda che si tratta di prodotti di copertura e che necessitano, quindi, di raggiungere tutta la superficie della pianta e il colletto.

BREMIA. Monitorare la presenza e intervenire con Vacciplant dose 1 litro/ha (p.a. Laminarina, con volumi d'acqua > 500 litri/ha mantenere una concentrazione di 0,2 litri/hl), utilizzabile dalla terza foglia vera aperta a raccolta. Applicare come trattamento preventivo dallo stadio 3 foglie. Eseguire da 2 a un massimo di 6 trattamenti, con volumi d'acqua 400-1000 litri, con cadenza 7-10 giorni.



 

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